Roma, 15/05/2024 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

Il progresso dei voli aerei a zero emissioni

11
Home > News > Elettrificazione > Il progresso dei voli aerei a zero emissioni

L’industria dell’aviazione sta facendo importanti passi avanti per ridurre le emissioni nel settore e lavorare verso una maggiore sostenibilità ambientale. Quali traguardi sono stati già raggiunti?

I traguardi raggiunti

I traguardi raggiunti nell’ambito dell’aviazione a zero emissioni sono già innumerevoli.

Per la prima volta, per esempio, un aereo commerciale ha sorvolato l’Oceano Atlantico senza utilizzare combustibili fossili, e parliamo del velivolo della compagnia britannica Virgin Atlantic, partito da Londra e arrivato fino a New York.

L’aereo è stato alimentato solo con carburante per aviazione sostenibile (SAF), ottenuto da grassi di scarto mescolati a cherosene aromatico sintetico di origine vegetale.

L’impiego di tale combustibile dovrebbe ridurre di gran lunga le emissioni, fino all’80%, ma non la pensano così alcuni attivisti per il clima, che sono ancora scettici sul prodotto pensando che non sarà sufficiente per ottenere risultati efficaci, per le poche percentuali che ce ne saranno a disposizione.

Altre compagnie

Non è comunque la prima volta che si scommette sul SAF. Ci sono tante altre compagnie che sono convinte di voler testare il carburante, e lo stanno già facendo.

Un esempio? La SkyAlps, fondata nel 2020 a Bolzano dall’imprenditore altoatesino Josef Gostner, o l’Emirates che lo sta testando sul suo primo Airbus A380.

Sono comunque tantissime le società che stanno investendo sulla totale sostenibilità del settore, da Airbus a Rolls-Royce Group.

“Una pietra miliare”

ll volo della Virgin Atlantic rappresenta per molti una “pietra miliare” che va proprio in questa direzione, come dichiarato da Shai Weiss, Amministratore Delegato della compagnia aerea britannica.

Per Andrew Chen, responsabile della decarbonizzazione dell’aviazione presso il think tank Rocky Mountain Institute, il problema è che ad oggi non produciamo abbastanza SAF, e dunque la strada per arrivare ad essere al 100% green non solo sembra essere ancora troppo lunga, ma aumenta anche lo scetticismo di moltissime persone.

Articoli correlati