Roma, 27/07/2024 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

Dal lago di Salton 18 milioni di tonnellate di carbonato di litio: il rapporto

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Il recente studio del Lawrence Berkeley National Laboratory sul lago Salton, già noto come un’importante riserva di litio. Nessuno però prima d’ora si era soffermato a compiere un’analisi quantitativa sulla fonte.

LEGGI IL REPORT.

Una grande riserva

Il lago di Salton, situato in California, potrebbe rappresentare un’importante risorsa preziosa per accrescere lo sviluppo della e-mobility. 

Parliamo di una grande riserva che, secondo lo studio, dovrebbe contenere nello specifico 18 milioni di tonnellate di carbonato di litio, con una parte del giacimento già perforata dalla quale sono emersi almeno 4 milioni di tonnellate.

Numeri dunque che potrebbero davvero fare la differenza, potendo soddisfare tutto il fabbisogno interno di batterie dell’America, e persino esportarne una parte.

L’importanza della scoperta

Michael McKibben, professore di geochimica della University of California e tra i 22 autori del rapporto, spiega l’importanza della scoperta sottolineando che si tratta di uno dei più grandi depositi di salamoia di litio al mondo, che potrebbe rendere gli Stati Uniti completamente autosufficienti dalla Cina.

Un ritrovamento come questo, in un periodo in cui lo sviluppo della mobilità legata all’elettrico è sempre più veloce, potrebbe cambiare le carte in tavola per uno Stato che mira a vendere entro pochi anni circa il 60% di EV sul totale.

Sali di litio come rifiuti

In realtà, già da anni si era al corrente della presenza del metallo per via dello sfruttamento dell’energia geotermica nella zona.

Nel giacimento del lago di Salton sono infatti presenti 11 impianti commerciali che producono corrente estraendo, da oltre un chilometro di profondità, enormi quantità di salamoia di litio surriscaldata, che si trasforma in vapore quando arriva in superficie alimentando le turbine.

Insieme ad altri minerali però, i sali di litio tendono a seccarsi e a intasare le tubature quando emergono, ed è per questo che fino ad oggi sono stati sempre filtrati, scartati e trattati come rifiuti.

La situazione cambierà?

La domanda adesso è: la situazione cambierà? Sarà trasformata la regione statunitense in una risorsa preziosa? Si vogliono compiere degli studi più approfonditi proprio per comprendere al 100% le potenzialità della salamoia sotterranea ricca di minerali, e a tal proposito verranno utilizzati strumenti analitici avanzati con un investimento di quasi 1,2 milioni di dollari da parte dell’Ufficio per le tecnologie geotermiche del DOE.

L’estrazione diretta del litio dalla salamoia geotermica è ancora in una fase sperimentale a livello di studi. Gli esperti infatti dovranno indagare sul potenziale impatto ambientale del processo, anche se comunque non ci dovrebbero essere grandi problemi.

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