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Nuovo decreto bollette, il Governo dovrebbe stanziare 5 miliardi di euro contro il caro energia

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Il ministro dell’Economia Giorgetti conferma le misure allo studio. La prossima settimana il Consiglio dei ministri dovrebbe riunirsi per varare il nuovo decreto anti caro-bolletta.

Il decreto martedì prossimo?

La prossima settimana, presumibilmente, martedì 28 marzo, il Governo dovrebbe riunirsi per varare un nuovo decreto bollette. Il provvedimento è atteso per far fronte alla scadenza del 31 marzo prossimo del precedente pacchetto di misure anti-rincari.

Stando a quanto riportato dall’Adnkronos oggi, la misura potrebbe essere coperta con circa 5 miliardi di euro di risorse finanziarie.

Le misure allo studio – ha dichiarato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, durante il question time al Senatodevono tenere conto delle risorse attualmente disponibili, avranno una durata temporale differenziata anche in attesa del nuovo quadro economico che emergerà dal Documento di economia e finanza del perfezionamento del dibattito relativo al Repower EU e dalle misure che potranno essere finanziate nell’ambito di tale iniziativa, nonché degli adeguamenti delle misure Pnrr già esistenti che saranno negoziati con la Commissione europea“.

Le possibili misure sul tavolo

Grazie a questo nuovo documento dovrebbero essere prorogate fino al prossimo 30 giugno diverse misure, tra cui la riduzione al 5% dell’aliquota Iva sul gas metano.

Stessa cosa per il credito di imposta per l’acquisto di energia e gas per le aziende cosiddette energivore, che in Legge di Bilancio è salito dal 40 al 45%, mentre per bar, ristoranti ed esercizi commerciali l’aliquota sale dal 30 al 35%.

Confermato dal primo aprile 2023 il bonus sociale per le famiglie, che oggi viene percepito al 100% dalle famiglie con Isee inferiore a 9.530 euro e dai nuclei con almeno quattro figli e Isee entro i 20mila euro; l’aiuto viene invece erogato all’80% se il reddito è compreso tra 9.530 e 15mila euro.

Quest’ultima misura riguarda una platea complessiva di 4,5 milioni di famiglie.

Dal primo aprile, infine, dovrebbero ritornare nella bolletta elettrica i costi degli oneri di sistema che impattano intorno al 20% il totale da pagare.

Senza il rinnovo delle agevolazioni nuovi aumenti in vista per gas e luce

Nota positiva la diminuzione dei costi dell’energia elettrica in bolletta, che secondo le ultime stime dell’Arera potrebbe scendere di un 20% circa per effetto del minor costo del gas sul marketplace di Amsterdam (TTF) di queste ultime settimane.

In corso anche uno studio di fattibilità dell’Autorità per quel che riguarda un nuovo tipo di bonus, che potrebbe essere legato ai consumi famigliari. L’ipotesi è quella di premiare chi consuma meno, con l’azzeramento degli oneri in caso di risultato migliore dell’anno precedente.

Siamo felici che il Governo si stia muovendo per intervenire sulle bollette dell’energia del secondo trimestre, ma tagliare solo l’Iva non basta – si legge invece in una nota di Assoutenti – da settimane invochiamo infatti una proroga dell’azzeramento degli oneri di sistema, perché senza un rinnovo dei tagli le riduzioni delle tariffe registrate nell’ultimo periodo verrebbero totalmente vanificate dal rialzo della tassazione. Basti pensare che, sulla base delle attuali tariffe in vigore, lo stop agli sconti previsti fino al prossimo 31 marzo farebbe aumentare le bollette del gas del +58% già da aprile (+703 euro annui a famiglia), quelle della luce del +27% (+386 euro)”.

Giornalista

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