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Meloni lancia il Piano Mattei, fondi iniziali per 5,5 miliardi di euro (Video)

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Oggi a Roma lanciato il Piano Mattei in occasione del vertice “Italia-Africa, Un ponte per una crescita comune” a Palazzo Madama. L’energia tra i cinque pilastri dell’iniziativa. Presenti i vertici delle Istituzioni europee e delle società partecipate Eni, Enel, CdP, Fincantieri, Terna.

Piano Mattei per l’Africa, il discorso della Meloni

Siamo sempre stati convinti che l’Italia abbia tutte le carte in regola per diventare l’hub naturale di approvvigionamento energetico per l’intera Europa. È un obiettivo che possiamo raggiungere se usiamo l’energia come chiave di sviluppo per tutti”. La Presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni ha illustrato ufficialmente il Piano Mattei per l’Africa e l’energia è uno dei cinque pilastri chiave dell’iniziativa presentata oggi a Roma, a Palazzo Madama, in occasione del vertice “Italia-Africa, Un ponte per una crescita comune”.

Un piano che, come spiegato dalla Meloni, prenderà il via da “alcune Nazioni africane, suddivise nel quadrante subsahariano e in quello nordafricano, con l’obiettivo di estendere progressivamente questa iniziativa seguendo una logica incrementale”.

Come detto cinque sono le “grandi priorità di intervento individuate nel Piano: istruzione e formazione; salute; agricoltura; acqua ed energia.

L’interesse che persegue l’Italia è aiutare le Nazioni africane interessate a produrre energia sufficiente alle proprie esigenze e ad esportare in Europa la parte in eccesso, mettendo insieme due necessità. Quella africana di sviluppare questa produzione e generare ricchezza, e quella europea di garantirsi nuove rotte di fornitura energetica. Tra le iniziative in questo ambito voglio ricordare quella in Kenya dedicato allo sviluppo della filiera dei biocarburanti, che punta a coinvolgere fino a circa 400 mila agricoltori entro il 2027”, ha spiegato la Premier italiana.

L’obiettivo a lungo termine è realizzare sempre più infrastrutture energetiche che consentano connessioni crescenti, sicure e affidabili: “lavoriamo da tempo anche su questo, soprattutto insieme all’Unione europea, penso all’interconnessione elettrica ELMED tra Italia e Tunisia, o al nuovo Corridoio H2 Sud per il trasporto dell’idrogeno dal Nord Africa all’Europa centrale passando per l’Italia”.

Una dotazione iniziale da 5,5 miliardi di euro

Il Piano può contare su una dotazione iniziale di oltre 5,5 miliardi di euro, “tra crediti, operazioni a dono e garanzie, dei quali circa 3 miliardi verranno destinati dal Fondo italiano per il clima, e circa due miliardi e mezzo dalle risorse della cooperazione allo sviluppo”, ha proseguito Meloni.

Il Vertice è il primo appuntamento internazionale che si svolge in Italia dall’avvio della Presidenza del G7, a testimonianza dell’importanza che l’Italia dà al partenariato con le Nazioni del Continente africano.

A seguire, ci sono stati gli interventi del Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani, del Presidente dell’Unione Africana, Azali Assoumani, del Presidente della Commissione dell’Unione Africana Moussa Faki Mahamat, del Presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola, del Presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, del Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, del Vice Segretario Generale delle Nazioni Unite Amina Jane Mohammed.

Presenti anche le società partecipate, con l’amministratore delegato ENI, Claudio Descalzi; l’amministratore delegato Enel, Flavio Cattaneo; l’amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti, Dario Scannapieco; l’amministratore delegato di Fincantieri, Pierroberto Folgiero; l’amministratore delegato di Terna, Giuseppina Di Foggia.

Per Leonardo ha partecipato il presidente Stefano Pontecorvo, mentre Sace è stata rappresentata dall’amministratore delegato Alessandra Ricco. Presenti anche l’amministratore delegato di Simest, Regina Corradini d’Arienzo, il presidente di Ice, Matteo Zoppas, gli amministratori delegati di di Acea, Fabrizio Palermo, di Snam Stefano Venier, di WeBuild Pietro Salini.

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