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ComoLake2023. Besseghini (Arera): “Automazione e controllo sono le parole chiave per affrontare la sfida delle rinnovabili”

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Il Presidente dell’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente è intervenuto alla prima edizione del ComoLake 2023, fornendo indicazioni sul costo dell’energia per imprese e famiglie nei prossimi mesi, ma anche spiegando il ruolo della tecnologia nel percorso di decarbonizzazione del Paese.

“Automazione e controllo sono le parole chiave per affrontare la sfida di gestione della produzione da rinnovabili”, ha detto il presidente di Areraa, Stefano Besseghini, nel suo intervento a ComoLake2023.

L’Italia e’ fra i primi paesi in Ue nel controllo digitale dei consumi, con 30 milioni di contatori digitali installati. Oggi stiamo passando alla seconda generazione, il contatore 2G che abilita nuovi servizi e rende il consumatore parte attiva. Oggi il consumatore infatti chiede più servizi e può produrre energia da rinnovabili (prosumer). Il contatore 2G apre nuovi scenari perche’ rende la comunicazione bidirezionale piu’ efficiente. Abbiamo costruito la “cassetta degli attrezzi”, ora bisogna lavorare sulla consapevolezza dei consumatori in merito ai servizi che puo’ richiedere”, ha agggiunto Beseghini.

Grazie alla digitalizzazione e all’integrazione con il data base dell’Inps, per cui c’e’ voluta una legge, oggi e’ possibile assegnare in automatico il Bonus energetico alle fasce vulnerabili nel momento in cui chiedono l’Isee“, ha proseguito il presidente di Arera.

Prima dell’integrazione dei data base, su 2 milioni di aventi diritto al Bonus, che da’ un contributo del 30% sul costo della bolletta alle fasce vulnerabili, arrivavano solo circa 700mila richieste. Oggi invece sono stati distribuiti 5,2 miliardi di euro bonus a copertura dell’85% circa degli aventi diritto“.

Riguardo al prezzo delle forniture energetiche, Besseghini ha spiegato che: “In questa fase il trend sarà inevitabilmente di crescita, ma questo in qualche modo è quasi fisiologico: l’inverno è il periodo in cui i prezzi crescono, perché cresce inevitabilmente il consumo e naturalmente conta l’entità di queste variazioni. E’ difficile da prevedere ora, dipenderà moltissimo ad esempio dal clima, che ha un impatto fortissimo sulla domanda, ma dipenderà molto anche dalle nostre capacità di comportarci, perché riuscire a gestire una fase ancora di risparmio energetico è un segnale fortissimo“, ha aggiunto Besseghini. “L’anno scorso – ha proseguito – se consideriamo come 100% quello che abbiamo risparmiato, un 30% abbondante è derivato dal comportamento delle famiglie e dall’aver tenuto il termostato del riscaldamento più basso. Però questo ha un effetto molto significativo sulla domanda“.

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