Roma, 01/05/2024 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

Riforma del mercato dell’energia elettrica, la Commissione accelera su rinnovabili e crescita green

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Oggi la Commissione europea ha lanciato la sua proposta di riforma dell’assetto del mercato dell’energia elettrica dei Paesi dell’Unione, con l’obiettivo di dare una spinta decisiva alle rinnovabili, di rafforzare concretamente la tutela dei consumatori e di promuovere la competitività industriale.

La Commissione propone nuova riforma del mercato dell’energia elettrica. Si punta sulle rinnovabili

La Commissione europea ha lanciato oggi una proposta di riforma del mercato dell’energia elettrica nei Paesi dell’Unione, con lo scopo di intervenire a favore di una diffusione capillare e massiccia di fonti energetiche rinnovabili, di ridurre così la dipendenza dai combustibili fossili (soprattutto russi), di ridurre considerevolmente il consumo di gas e di migliorare l’autonomia energetica, con ricadute positive sulla spesa energetica di cittadini e aziende.

Le misure contenute nella proposta sono tese a incentivare i contratti a più lungo termine con produttori di energia non fossile e ad apportare al sistema soluzioni flessibili più pulite in concorrenza col gas, come la gestione della domanda e lo stoccaggio.

Sebbene l’attuale assetto abbia garantito un mercato efficiente e ben integrato per molti decenni, la già limitata offerta mondiale e la manipolazione dei nostri mercati dell’energia a opera della Russia hanno esposto molti consumatori ad aumentare massicci delle bollette energetiche. Oggi proponiamo misure che rafforzeranno la stabilità e la prevedibilità dei costi dell’energia in tutta l’UE. Stimolando gli investimenti nelle energie rinnovabili potremo inserire gli obiettivi del Green Deal e fare dell’UE il motore dell’energia pulita per i decenni a venire”, ha spiegato Kadri Simson, Commissaria per l’energia.

In futuro i cittadini e le industrie europee ricorreranno sempre più alle energie rinnovabili, che sono la via maestra per superare la sovranità energetica e porre fine alla dipendenza dai combustibili fossili. Tuttavia dobbiamo aggiornare l’assetto del mercato se vogliamo accelerare questa transizione e far sì che i consumatori possano beneficiare dei minori costi delle rinnovabili”, ha dichiarato Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo.

Le misure contenute nella riforma

In questo modo si cerca di rafforzare il passaggio alle fonti rinnovabili e ad accelerare la realizzazione di nuovi impianti, con vantaggi significativi per la spesa in bolletta di famiglie e imprese.

I consumatori potranno soprattutto scegliere fra un’ampia gamma di tipi di contratto e ricevere informazioni più chiare prima della firma, evitando volatilità e rischi eccessivi grazie a prezzi sicuri a lungo termine

Previste nuove norme sulla condivisione delle energie rinnovabili e la tutela dei consumatori più fragili e vulnerabili.

Se vogliamo raggiungere gli obiettivi di sostenibilità fissati per la fine del 2030 si dovrà triplicare la diffusione delle fonti rinnovabili.

La creazione di un sistema energetico basato sulle rinnovabili sarà fondamentale non solo per ridurre le bollette dei consumatori, ma anche ai fini di un approvvigionamento energetico sostenibile e indipendente per l’UE, in linea con il Green Deal europeo e il piano REPowerEU. Questa riforma, che rientra nel piano industriale del Green Deal, nelle intenzioni della Commissione consentirà all’industria europea di rifornirsi di energia elettrica da fonti rinnovabili non fossili a prezzi accessibili , fattore chiave per la decarbonizzazione e la transizione verde.

La riforma proposta promuove anche una concorrenza aperta e leale nei mercati europei dell’energia all’ingrosso, migliorandone la trasparenza e l’integrità.

Nel documento è inoltre prevista la revisione di diversi atti legislativi dell’UE , in particolare il regolamento e la direttiva sull’energia elettrica e il regolamento REMIT.

La proposta di riforma dovrà essere ora discussa e approvata dal Parlamento europeo e dal Consiglio prima di entrare in vigore.    

Giornalista

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