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PNIEC, la Romania non rispetterà le scadenze

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Il governo di Bucarest non riuscirà a presentare il nuovo PNIEC entro il prossimo 30 giugno, data indicata come scadenza dalla Commissione Europea per gli Stati membri, allo scopo di allinearsi con gli obiettivi net zero. La transizione energetica rumena, che già procede a rilento secondo gli standard europei, potrebbe dunque subire un ulteriore arresto.

La Romania indietro su Net Zero ed energie rinnovabili

La Romania resta indietro. Canali ufficiali annunciano infatti, che il Governo non adotterà il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Cambiamento Climatico (PNIEC) entro la scadenza prevista del 30 giugno, così come il Paese non riuscirà a raggiungere gli ambiziosi obiettivi europei in materia di energie rinnovabili. 

Piani lontani dagli obiettivi europei

Come dichiarato alla stampa dalla vice direttrice generale della Direzione Politiche energetiche e Green Deal del Ministero dell’Energia, Elena Popescu, alla luce delle recenti modifiche annunciate al PNIEC, la Romania non riuscirà a rispettare la data del 30 giugno, come stabilito dal regolamento sulla governance dell’Unione dell’energia. I Piani del Paese non risultano abbastanza ambiziosi per allinearsi alle raccomandazioni della Commissione, la quale ha più volte espresso preoccupazione per il gap rilevato. 

Mancanze di misure dettagliate sulle rinnovabili

Nel feedback sul PNIEC 2023-2030  fornito a Bucarest lo scorso dicembre dall’esecutivo europeo, vi erano preoccupazioni legate soprattutto alla mancanza di misure dettagliate sulle energie rinnovabili, nonché a fonti di finanziamento insufficienti e piani di transizione inaffidabili. Un dato di rilievo, ad esempio, la differenza tra l’obiettivo indicato nel PNIEC rumeno per le energie rinnovabili entro il 2030 (36,2%), e la richiesta della Commissione (41%)

Una lenta transizione verso la decarbonizzazione

Il governo rumeno fa sapere di stare lavorando alacremente per rivedere il piano sulla base delle raccomandazioni della Commissione, sebbene consideri l’obiettivo proposto del 36,2% “molto ambizioso e difficile da raggiungere”. Le ultime dichiarazioni fanno intendere che la Romania utilizzerà tutte le risorse a disposizione, compreso il gas, per facilitare la transizione verso la decarbonizzazione.

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