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Pichetto Fratin: “Confermati obiettivi decarbonizzazione al 2050”, ma più flessibilità sulle case green

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Alla Conferenza dell’Agenzia Internazionale dell’Energia sulla Efficienza energetica di Versailles il nostro ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin ribadisce la posizione italiana sulla proposta di revisione della direttiva europea sull’efficientamento energetico degli edifici: “Abbiamo un patrimonio storico immobiliare da tutelare, chiediamo più flessibilità”. Ma nel nostro Paese il 75% delle abitazioni prese in esame appartiene alle classi energetiche meno efficienti, dalla G alla E.

Riprende il confronto sulle case green

Il nostro ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, torna sugli obiettivi della transizione energetica ed ecologica dell’Italia, confermando quanto fatto finora e soprattutto quanto ancora c’è da fare.

In particolare ha voluto commentare la situazione italiana in relazione alla proposta di revisione della direttiva europea sull’efficientamento energetico degli edifici.

L’Italia vuole raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione entro il 2050, ma abbiamo anche un patrimonio storico e immobiliare da tutelare”, ha dichiarato Pichetto Fratin a Versailles, in occasione dell’ottava Conferenza dell’Agenzia Internazionale dell’Energia sulla Efficienza energetica, che si sta svolgendo a Parigi.

L’Energy Performance of Buildings Directive, infatti, è entrata nel vivo del confronto tra i Paesi europei. anche se l’iter legislativo è lungo e complesso, i negoziati sono in corso e l’Italia deve e può giocare un ruolo chiave.

Pichetto Fratin chiede più flessibilità

Non ci tireremo indietro, ha assicurato il ministro, secondo quanto riportato da agenzianova.com, “ma vogliamo più flessibilità”, ha ribadito.

Ci deve essere un accompagnamento non solo di natura economica, ma anche in termini di condizioni fisiche per poter intervenire, ecco perché è un percorso che dobbiamo delineare a livello nazionale”, ha chiarito Pichetto Fratin.

Il ministro ha inoltre chiarito che l’Italia, “con i suoi 15 milioni di immobili, di cui oltre undici in una classe inferiore alla D, non può procedere con la stessa traiettoria di Paesi con un punto di partenza completamente diverso”.

Per gli obiettivi NetZero, secondo quanto riportato sul sito del ministero dell’Ambiente, Pichetto Fratin ritiene fondamentale “facilitare la mobilizzazione di risorse e soggetti privati, favorire meccanismi incentivanti ‘di mercato’, stimolare l’innovazione, rafforzare la consapevolezza e il ruolo attivo dei consumatori”.

Riqualificazione costosa, ma l’edilizia inquina troppo

I costi della riqualificazione per le Case Green, ha ricordato il ministro a TGCOM24, ricadrebbero sulle famiglie, “oppure sullo Stato che dovrebbe rivolgersi alle famiglie. Questo non è possibile. Per tanti piccoli proprietari la casa è sempre stata un luogo di risparmio, qualcosa da lasciare ai figli. Per il superbonus abbiamo messo 100 miliardi per intervenire su circa 405 mila fabbricati. I costi non sono sostenibili“.

Rimane il fatto che nel nostro Paese il 75% delle abitazioni prese in esame appartiene alle classi energetiche meno efficienti, dalla G alla E, secondo un’indagine di casa.it, con una netta preponderanza degli immobili in classe G che rappresentano il 55% dell’offerta totale e con solo il 12% degli immobili in classe A.

Secondo la Commissione europea, gli edifici dell’UE sono responsabili del 40% del consumo energetico e del 36% delle emissioni di gas a effetto serra.

Giornalista

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