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Rinnovabili cresciute del 120% rispetto al 2022. I dati Terna

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Cresce la produzione da fonti rinnovabili in Italia, che sono arrivate a coprire nel mese di giugno 2023 il 44% della domanda elettrica, ossia 11,3 miliardi di kWh. Gli ultimi dati Terna evidenziano l’inarrestabile corsa del fotovoltaico, ma anche un miglioramento in termini geotermici.

+120% di capacità rinnovabile rispetto a giugno 2023

2,5 GW di capacità rinnovabile in più nei primi tre mesi del 2023, un incremento del 120% rispetto allo stesso periodo del 2022. Gli ultimi dati forniti da Terna, società che gestisce la rete elettrica nazionale, la capacità installata da fonte eolica e fotovoltaica in Italia ha raggiunto, nel mese di giugno, 39,5 GW. Per quel che concerne la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, proseguono il recupero della produzione da fonte idrica (+44%) e la crescita del fotovoltaico (+10%), dovuti rispettivamente alla maggiore piovosità e all’aumento del parco installato di circa 3,8 GW rispetto a giugno 2022. In forte flessione la produzione da fonte termica (-22%) ed eolica (-19,1%). Invece, risulta in leggero aumento la produzione geotermoelettrica (+1,6%).  

Quintuplicate le installazioni mensili

Secondo le informazioni rilevate dal gestore, negli ultimi 18 mesi le installazioni mensili di nuova capacità rinnovabile sono sostanzialmente quintuplicate, passando progressivamente dai 110 MW mensili di gennaio 2022, ai quasi 500 MW mensili di giugno 2023. Un’ottima notizia, soprattutto se rapportata al ridimensionamento dei consumi di energia elettrica, che da quanto riportato hanno subito una flessione del 5,8% rispetto a giugno dello scorso anno. Ad essere in calo, sono soprattutto i consumi industriali. L’indice IMCEI elaborato da Terna, prende in considerazione circa 1.000 imprese “energivore”, evidenziando come anche in Italia (la stessa tendenza è rilevabile in tutte le economie più avanzate) la domanda di elettricità nel mese di giugno è stata pari complessivamente a 25,4 miliardi di kWh, il 9,2% in meno rispetto allo stesso periodo del 2022.  

La domanda di energia elettrica

I dati evidenziano un aspetto da non sottovalutare, ossia che nel mese di giugno 2023 è stata registrata una temperatura media mensile inferiore di ben 2,3°C rispetto a giugno dello scorso anno. Questo ha comportato una contrazione dei consumi per raffrescamento stimabile in circa 1,3 TWh.

Più nel dettaglio, quindi, dal confronto tra i primi sei mesi dell’anno e l’analogo periodo del 2022, emergono sostanziali differenze. La richiesta cumulata di energia elettrica in Italia risulta in calo del 5,3% (-4,3% il dato rettificato), variazione negativa anche dell’Indice IMCEI (-6,4%) e della produzione termoelettrica (-16,6%). In aumento, invece, la produzione di energia da fonti rinnovabili (+4,3%) e il dato dell’importazione (+17,6%). 

La produzione nazionale di energia elettrica 

Nel mese di giugno 2023 la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’87,3% dalla produzione nazionale e, per la quota restante (12,7%), dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. La produzione nazionale netta è risultata pari a 22,3 miliardi di kWh, in diminuzione del 7,9% rispetto a giugno 2022. Le fonti rinnovabili hanno prodotto complessivamente 11,3 miliardi di kWh, coprendo il 44,3% della domanda elettrica (contro il 35% di giugno 2022). La produzione da rinnovabili a giugno è stata così suddivisa: 43,5% idrico, 31,4% fotovoltaico, 12,1% biomasse, 9,2% eolico, 3,8% geotermico.

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