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Rinnovabili, 700 mila nuovi posti di lavoro nel mondo

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Cresce l’occupazione nell’industria della green economy, in particolare delle rinnovabili. Il 42% dei posti di lavoro complessivi si trova in Cina, un 10% in Europa e un 7% negli Stati Uniti. Particolarmente rilevante l’ingresso delle donne in queste professioni: “Includere, in definitiva, significa anche ottenere una transizione giusta per tutti”.

Fonti rinnovabili, non solo energia pulita ma anche occupazione e inclusione

Le fonti energetiche rinnovabili continuano a crescere, aumentano di capacità si diffondono sempre più velocemente in tutto il pianeta. Secondo uno studio Irena, a livello globale nel 2021 sono stati creati in questo settore più di 700.000 nuovi posti di lavoro.

Nell’industria delle rinnovabili si raggiunge così la cifra complessiva di 12,7 milioni di occupati. Un dato straordinario, che ha segnato un +74% rispetto a 10 anni fa (gli occupati nell’industria globale delle rinnovabili erano 7,3 milioni nel 2012).

“I posti di lavoro creati nelle imprese e le industrie delle rinnovabili dimostrano un elevato livello di resilienza, soprattutto se sottoposte alla pressione delle sfide che abbiamo davanti”, ha affermato in una nota Francesco La Camera, direttore generale di Irena.

Stimolare una catena del valore nazionale non solo creerà opportunità di business e nuovi posti di lavoro per le persone e le comunità locali – ha aggiunto La Camera – ma permetterà di rafforzare l’affidabilità della catena di approvvigionamento, contribuendo a una maggiore sicurezza energetica in generale”.

Al di là dei numeri – ha commentato il direttore generale dell’ILO, Guy Ryderc’è una crescente attenzione alla qualità dei posti di lavoro e alle condizioni di lavoro nel settore delle energie rinnovabili, per garantire un’occupazione dignitosa e in linea con gli obiettivi industriali”. Inoltre, ha spiegato il direttore, “la quota crescente di occupazione femminile suggerisce che politiche e formazione dedicate possono migliorare in modo significativo l’occupazione delle donne in questo settore. Includere, in definitiva, significa anche ottenere una transizione giusta per tutti”.

Dove ci cono più posti di lavoro green nel mondo

Un trend che ovviamente non accenna a diminuire, anche perché si moltiplicano le imprese di settore e i progetti approvati, e che entro il 2030 dovrebbe arrivare a superare i 38 milioni di occupati in tutto il mondo.

Ad oggi, il 42% degli occupati nel settore delle rinnovabili si trova in Cina, il 10% circa anche nei Paesi dell’Unione europea e un altro 10% in Brasile, un 7% a testa tra Stati Uniti e India.

Un terzo circa del totale lavorano nel comparto del solare, con 4,3 milioni di impiegati e tecnici, altri 2,4 milioni sia nell’idroelettrico, sia nei biocarburanti. Chiude l’eolico con 1,3 milioni di occupati.

Gli impieghi principali riguardano la realizzazione delle infrastrutture di rete, l’installazione degli impianti veri e propri, la produzione di componenti e la manutenzione.

Nel 2021 sono stati installati 257 GW di elettricità rinnovabile, con un aumento della capacità cumulata del +9%. Il solare e l’eolico rappresentano quasi il 90% di questa espansione industriale.

Boom di posti di lavoro green nel Regno Unito

Nell’ultimo green jobs barometer di PwC, tutto dedicato all’occupazione nella green economy della Gran Bretagna, quindi non solo il settore delle rinnovabili, è risultato che gli impiegati superano le 336 mila unità, il 2,2% di tutti i nuovi posti di lavoro creati nel 2021.

Anche se il dato sembra piccolo, vale la pena leggere nel commento ai numeri che “l’occupazione nel settore delle rinnovabili sta crescendo quattro volte più rapidamente rispetto al resto del mercato del lavoro britannico”.

Giornalista

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