Negli Usa sono già in commercio e contribuiscono a innalzare il livello della qualità dell’acqua. Gli idropannelli, in grado di generare sia energia elettrica che acqua potabile, durano più di dieci anni e non necessitano di alcuna manutenzione.
Il fotovoltaico che fornisce acqua potabile
Nuovi pannelli fotovoltaici, in grado di raccogliere il vapore acqueo e condensarlo in liquido? Ne avevamo già parlato con riferimento alle possibilità di utilizzo nelle regioni più calde e aride del mondo. Sebbene queste ultime siano indubbiamente le prime candidate all’installazione di tali dispositivi, è possibile trarre vantaggio dal loro impiego anche altrove.
I numeri americani dell’acqua
Negli States le statistiche parlano da sole. Secondo l’EPA, l’Agenzia statunitense per la protezione dell’Ambiente, il 40% dei 50.000 sistemi idrici comunitari americani hanno subito violazioni che hanno intaccato la qualità dell’acqua. Il 15% della popolazione americana fa ancora affidamento sui pozzi come principale fonte d’acqua. Un buon 50% di quell’acqua non supererebbe un test di qualità. Oltre 450.000 residenti in California, serviti dal sistema idrico pubblico, consumano acqua che non soddisfa il Safe Drinking Water Act. I contaminanti più comuni presenti in questi sistemi idrici sono arsenico, nitrato, piombo, rame, uranio ed escherichia coli.
I dispositivi in commercio
SOURCE di Zero Mass Water è un particolare pannello fotovoltaico che oltre a generare corrente elettrica, produce acqua. Un dispositivo standard è composto da due idropannelli, (ed eventuali moduli aggiuntivi secondo necessità), installabili sul tetto di un edificio, e può produrre in media 4-10 litri di acqua potabile al giorno.
Un serbatoio integrato da 30 litri trattiene l’acqua raccolta e la mineralizza con calcio e magnesio, e può essere collegato direttamente al rubinetto di casa.
I costi sono ancora elevati (circa 4.000 dollari per un impianto standard con due pannelli, più l’installazione) ma il sistema viene descritto come particolarmente longevo. Sembra, infatti, che in oltre dieci anni di vita, oltre al cambio annuale del filtro e alla sostituzione della cartuccia minerale ogni cinque anni, non sia necessaria alcuna manutenzione.