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Agrivoltaico: cibo sano ed energia pulita

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Per contrastare cambiamento climatico e siccità, si fa strada l’utilizzo dell’ agrivoltaico, un metodo innovativo che, applicando il fotovoltaico all’agricoltura, garantisce il potenziamento dei risultati finali. Una nuova generazione di fotovoltaico potrebbe separare i colori dello spettro della luce e dargli funzioni differenti.  

L’innovazione dell’agrivoltaico 

Quella dell’agrivoltaico è una soluzione che utilizza i pannelli solari per favorire la fotosintesi attraverso spettri di luce naturale risparmiando una notevole quantità di acqua. Si tratta di sofisticati sistemi solari che aiutano a rendere più efficiente la coltivazione in serra. La lattuga e il basilico sono tra le piante studiate. 

Lo studio dell’Università della California

Uno studio effettuato presso l’Università della California e pubblicato dalla rivista Earth’s Future, dell’American Geophysical Union, evidenzia come nei diversi strati dello spettro luminoso la parte rossa garantisca la crescita delle piante, mentre la parte blu è più funzionale alla produzione di energia solare.

Gli autori del documento, tra cui Majdi Abou Najm, docente del Dipartimento di risorse terrestri, aree idriche, affermano: “questa scoperta apre le porte all’innovazione tecnologica”

I pannelli solari di oggi prendono, infatti, tutta la luce cercando di sfruttarla al meglio. Tuttavia,  una nuova generazione di fotovoltaico potrebbe separare la luce blu dalla rossa, consentendo di utilizzarle in modo più mirato, rispettivamente per la produzione di energia pulita e la fotosintesi.

La ricerca è stata effettuata anche su piantagioni di pomodori, che hanno risposto alla fotosintesi e dato il risultato desiderato. Il sistema utilizzato dallo studio, bilancia la gestione sostenibile del territorio con l’utilizzo dell’acqua e la produzione alimentare. 

di Antonella Lopreiato

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