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I due scenari della decarbonizzazione. Le proiezioni Shell al 2050

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Il Rapporto Energy Security Scenarios, pubblicato dalla multinazionale del petrolio Shell, evidenzia come le diverse scelte di policy makers e stakeholders in tema di sicurezza energetica, nel lungo periodo possano fortemente influenzare la transizione energetica mondiale. Prospettando due possibili scenari, il documento esplora le differenti modalità per raggiungere gli ambiziosi obiettivi net zero al 2050.

Energy Security Scenarios

Come sarà il mondo tra trent’anni? Impossibile dirlo, ma i possibili scenari offerti dall’ Energy Security Scenarios, l’ultimo Rapporto pubblicato dal gruppo Shell Plc sulla sicurezza energetica, sono piuttosto realistici.

Realizzato grazie all’analisi e all’elaborazione dei dati ricavati negli ultimi decenni, il documento strategico rivolto ad Imprese, Istituzioni e Think Thank, mostra come il mondo potrebbe evolvere nei prossimi anni in base alle diverse scelte di lungo periodo in tema di energia e fonti rinnovabili.

Due possibili evoluzioni in tema di sicurezza energetica

In un panorama internazionale pieno di contraddizioni, in cui la tensione, tra ciò che dovrebbe essere fatto e quello che concretamente si riesce a fare per combattere il cambiamento climatico, diventa sempre più evidente, la multinazionale britannica del petrolio prospetta due possibili futuri scenari. Il primo, chiamato Archipelagos, è un’estensione del percorso realmente intrapreso: partendo dai progressi e gli obiettivi raggiunti nel 2022, si ricavano delle proiezioni più o meno attendibili per i prossimi decenni.

Il secondo, Sky 2050, invece, lavora a ritroso, con un approccio normativo che si muove dal risultato sperato nel 2050, esplorando i modi in cui tale traguardo potrebbe essere stato raggiunto. Questo scenario ritrae, quindi, un mondo ideale, che ha raggiunto i due obiettivi fondamentali: zero emissioni nette entro il 2050 e riscaldamento globale limitato a 1,5°C entro la fine del secolo.

Il contributo delle principali fonti energetiche

Shell nel Rapporto esamina le quattro principali fonti energetiche emerse negli ultimi sessant’anni: nucleare, gas naturale liquefatto, energia solare ed eolica. Ciascuna di queste ha avuto bisogno di anni prima di dare un contributo significativo, anche se minore, all’approvvigionamento energetico globale, una soglia che Shell fissa a un exajoule all’anno (circa 277 TWh). Si tratta di un traguardo che segna il momento in cui quella tecnologia inizierà a crescere sempre di più. Ad esempio, la prima centrale nucleare connessa alla rete è entrata in funzione nell’Unione Sovietica nel 1954 , ma l’energia nucleare ha raggiunto 1 exajoule della fornitura globale soltanto 19 anni dopo. Il solare ha impiegato più di tre decenni per contribuire con un exajoule di fornitura, con i primi progetti solari commerciali costruiti all’inizio degli anni ’80 e il primo exajoule raggiunto solo nel 2016. Secondo questo schema, oggi solare e l’eolico sono destinati a crescere più velocemente del nucleare e del GNL. Vento e gas naturale liquefatto hanno impiegato decenni per raggiungere il loro primo exajoule, ma da allora il vento è aumentato a un ritmo più veloce. Allo stesso modo il fotovoltaico, un anno dopo aver raggiunto il traguardo, ha già superato la fornitura di nucleare nella stessa fase. 

L’impatto delle rinnovabili nei due diversi scenari

Attualmente, solo nel fotovoltaico, il mondo ha raggiunto circa 200-250 GW di capacità annua, fornendo 250-300 TWh di elettricità. In Archipelagos, la potenza del solare cresce fino a 400 TWh nel 2030, un incremento maggiore di quello raggiunto da carbone e gas nel primo ventennio del 2000. In base alla fotografia fornita dalle stime ipotetiche, nel 2030 carbone, petrolio e gas naturale smetterebbero definitivamente di crescere, con una perdita sostanziale di quote di mercato. Nello scenario prospettato in Sky 2050 il declino dei combustibili fossili è molto più pronunciato. In particolare, tale contesto vede una domanda scalfita dagli alti prezzi del petrolio. Il mix globale di energia primaria si sposta rapidamente verso solare ed eolico, con il nucleare in crescita già nel 2030 e 2040 anticipando di 10-20 anni il quadro descritto in Archipelagos.

Elettrificazione

In entrambi gli scenari l’allontanamento dal motore a combustione e la transizione all’elettrico per i veicoli, si muove a un ritmo rapido. Mentre in Sky 2050 il passaggio ai veicoli elettrici a batteria avviene entro la metà degli

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