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Idrogeno, la turbina di Ansaldo Energia da 800 MW alimenterà una centrale termoelettrica

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Ansaldo Energia ha fornito ad EP produzione la sua turbina GT36 hydrogen ready. Il dispositivo sarà utilizzato per la centrale termoelettrica a ciclo combinato di Tavazzano e Montanaso, in provincia di Lodi, con l’ambizione di soddisfare il consumo annuo di oltre 1 milione e mezzo di famiglie.

Turbina GT36

La turbina GT36 sviluppata da Ansaldo Energia, società italiana specializzata in ingegneria energetica, è stata pensata per offrire un’elevata efficienza energetica. È conosciuta infatti per le sue grandi prestazioni, per l’affidabilità e la potenza, ma nasce come una tecnologia a gas naturale.

Adesso però si sta puntando a un salto di qualità, scommettendo sulla conversione del dispositivo per farlo funzionare tramite idrogeno. L’azienda ha poi spiegato in una nota che, la sincronizzazione alla rete elettrica nazionale, sarà un passaggio determinante nel percorso di messa in operatività della nuova unità, dalla potenza di 800 MW.

Ciclo combinato

L’ambizione è riuscire a soddisfare il consumo annuo di oltre 1 milione e mezzo di famiglie, e alimentare così la centrale termoelettrica a ciclo combinato di Tavazzano e Montanaso, in provincia di Lodi. Ma cosa si intende con questa espressione?

Ci riferiamo a un impianto di produzione energetica che sfrutta due cicli termici in sequenza per massimizzare l’efficienza complessiva e recuperare il calore residuo dei gas di scarico della turbina, generando così ulteriore elettricità.

Solo idrogeno rinnovabile

Si punta infatti a ottenere quantità elevate dal sito di Tavazzano e Montanaso, proprio grazie alla tecnologia progettata da Ansaldo Energia da poco fornita a EP produzione.

Nello specifico, sarà utilizzata una turbina a gas GT36 di classe H accoppiata a un’altra a vapore, con due relativi generatori sempre realizzati presso gli stabilimenti della società italiana. Il prodotto poi, essendo hydrogen ready, è già pronto per la combustione del vettore energetico ottenuto in modo sostenibile, con una miscela che arriverà fino al 70%.

Saranno soddisfatte le ambizioni fissate? Di certo le speranze sono tante, dopo la grande scommessa che è stata fatta sul combustore GT36 dell’azienda che è il primo ad aver bruciato al 100% solo idrogeno rinnovabile.

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