Roma, 14/05/2024 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

Con l’idrogeno geologico riserve energetiche per i prossimi 1000 anni

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L’idrogeno geologico, a differenza di quello ibrido, è una fonte di energia rinnovabile illimitata. Forse l’unica prodotta in natura (geotermia a parte) in grado di superare il fabbisogno della popolazione mondiale. Negli Stati Uniti sono già decine le società di perforazione in azione sul campo.

Idrogeno verde dai processi geologici naturali

La spinta verso la transizione energetica ha visto sinora energia eolica e solare al centro dell’attenzione rispetto ad altre fonti rinnovabili. Tuttavia, con l’inserimento dell’idrogeno verde tra i combustibili green, l’Unione Europea ha aperto la strada allo sfruttamento della nuova risorsa. A detta degli esperti, essendo illimitato oltre che green al 100%, l’idrogeno geologico potrebbe risolvere il problema dell’intermittenza delle rinnovabili e fornire la sicurezza e la stabilità necessarie per l’abbandono dei fossili. Gli Stati Uniti stanno facendo passi da gigante in questo senso.

Una fonte di energia illimitata

Un po’ come accadde agli esordi dell’industria petrolifera nel IXX secolo, quando furono scoperti i primi giacimenti di “oro nero”, anche oggi si è presto sviluppato un gran numero di società di perforazione, in competizione tra loro, per l’estrazione dell’ idrogeno geologico. In particolare in Nord America, una nuova manciata di startup ambiziose è già a caccia di trivellazioni. Le ultime prove scientifiche suggeriscono, infatti, che l’idrogeno generato da processi geologici naturali, si trova in profondità nel sottosuolo e potrebbe fornire molta più energia di quella di cui la popolazione mondiale ha bisogno.

150 milioni di tonnellate estraibili

Secondo Doug Wicks, direttore dell’Agenzia per i progetti di ricerca avanzata del Dipartimento dell’energia degli Stati Uniti, si tratta di circa 150 trilioni di tonnellate estraibili. Considerando che con un miliardo di tonnellate si potrebbero alimentare gli USA per un anno intero, grazie all’idrogeno geologico i consumi energetici del Paese nordamericano sarebbero soddisfatti per i prossimi 1.000 anni.

Gli studi sull’estrazione dell’idrogeno geologico

Allo scopo di studiare l’idrogeno geologico, grandi compagnie energetiche come Shell, BP e Chevron si sono unite a un consorzio creato dall’US Geological Survey e dalla Colorado School of Mines. Tra i territori americani presi di mira ci sono Nebraska e Kansas, mentre altri giacimenti sono stati rilevati in Australia.

Il paradosso è che l’esplorazione di potenziali siti di idrogeno richiede competenze simili a quelle utilizzate dall’industria petrolifera e del gas, e che per scavare migliaia di chilometri sottoterra vengano utilizzati gli stessi impianti di perforazione.

Cosa distingue l’idrogeno geologico dal gas naturale?

A differenza dei combustibili fossili, altamente inquinanti e limitati, l’idrogeno naturale viene generato continuamente. Una sorta di fabbrica sotterranea alimentata dalla natura. Esistono diverse teorie su come avvenga il processo di generazione. Quella dominante afferma che la fonte di energia alternativa è il sottoprodotto di una reazione chimica prodotta dal contatto dell’acqua con ferro ossidato. Far passare l’idrogeno attraverso una cella a combustibile consentirà di creare elettricità per alimentare auto e camion, con solo vapore come sottoprodotto.

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