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Eolico offshore, gli Usa pianificano 12 aste entro il 2028 sui diritti di sviluppo degli impianti in mare

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Il governo Biden annuncia le future gare per i diritti di sviluppo di impianti eolici nell’Atlantico, nel Golfo del Messico, nel Pacifico e nelle acque al largo dei territori degli Stati Uniti. Il segretario degli Interni, Deb Haaland: “Ritardi da parte dell’amministrazione precedente”.

Usa pianificano 12 aste in cinque anni

Attraverso una nota, il Dipartimento dell’Interno americano comunica di aver finalizzato la normativa volta a razionalizzare (e a modernizzare) lo sviluppo delle energie rinnovabili. Dunque, l’eolico offshore in Usa – che ricopre un ruolo fondante nel supportare i diversi Stati e il governo statunitense a raggiungere il duplice obiettivo di decarbonizzazione della rete elettrica e di contrasto ai cambiamenti climatici – continua ad essere al centro della politica energetica, ottenendo dal governo Joe BidenKamala Harris un nuovo ruolino di marcia e leggi ad hoc.

Il Dipartimento ha annunciato un piano per organizzare fino a 12 aste per diritti di sviluppo di impianti eolici in mare. Quattro gare si svolgeranno entro la fine del 2024 e interesseranno le acque dell’Atlantico centrale, del Golfo del Maine, del Golfo del Messico e a largo delle coste dell’Oregon. Le altre saranno scadenzate dal 2025 al 2028. L’intento: avvisare le parti interessate delle aree che verranno prese in esame per future vendite di locazione, agevolando con anticipo l’agenda degli investimenti.

Opportunità dell’Inflation Reduction Act

Di fatto, il programma – che si inserisce nel più ampio e strutturato quadro degli impegni delineati nell’Inflation Reduction Act, mirato a incentivare gli investimenti sulle energie rinnovabili – vuole fornire prevedibilità sia agli sviluppatori sia alle comunità coinvolte nei progetti eolici offshore negli Stati Uniti. Così Deb Haaland, segretario degli Interni nella presidenza Biden dal marzo 2021: “L’amministrazione Biden-Harris, guidata dal nostro Bureau of Ocean Energy Management, ha edificato da zero un’industria eolica offshore dopo anni di ritardo da parte dell’amministrazione precedente”.

E ancora, sugli obiettivi: “Questo nuovo programma di leasing sosterrà i tipi di progetti di energia rinnovabile indispensabili per ridurre i costi dei consumatori, contrastare il cambiamento climatico, creare occupazione per supportare le famiglie, assicurare che le opportunità economiche siano accessibili a ogni comunità”.

Eolico offshore, gli obiettivi a lungo termine

L’industria americana dell’energia offshore si appresta ad espandersi enormemente negli anni a venire. Il presidente Biden ha fissato l’obiettivo di costruire 30 gigawatt di capacità eolica offshore entro il 2030 e 110 gigawatt entro il 2050. Stando a una ricerca condotta dall’Università di Princeton, per raggiungere gli intenti di decarbonizzazione nazionali e statali del 2050, potrebbe rendersi indispensabile un numero ancora maggiore di impianti eolici offshore, incluso tra 220 e 460 gigawatt.

Alla luce dello sviluppo del mercato dell’eolico offshore negli Stati Uniti – tra i pilastri della politica industriale energetica italiana, con 57 miliardi di valore aggiunto nel 2050 –, un report realizzato da Brattle Group – in partnership con Clean Air Task Force, American Clean Power Association, American Council on Renewable Energy, GridLab e Natural Resources Defense Council – precisa, entrando nello specifico, sia i vantaggi reali di una rete di trasmissione eolica offshore pianificata in maniera proattiva sia gli step decisivi per realizzarla.

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