Roma, 16/05/2024 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

Trasporto stradale e inquinamento atmosferico: il rapporto IEA

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Questa relazione dell’International Energy Agency (IEA) valuta l’impatto del settore del trasporto su strada sulla domanda di energia, sulle emissioni di CO2 e sull’inquinamento atmosferico che colpisce le economie emergenti.

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Cosa emerge dal rapporto

Da questo rapporto IEA emergono i problemi da risolvere, le strategie da attuare e i passi avanti da compiere per permettere a tutti, anche alle economie emergenti, di raggiungere emissioni nette pari a zero al 2050, in particolare per quel che concerne il trasporto su strada che è responsabile di almeno il 24% dell’inquinamento atmosferico mondiale.

L’APS

In particolare, dal cosiddetto ‘The Announced Pledges Scenario’ (APS) di quest’anno, ovvero l’insieme di tutti quegli annunci fatti a partire da settembre 2022, sembra che molti Paesi si stiano fortemente impegnando per arrivare a risultati importanti di decarbonizzazione da qui ai prossimi anni.

Tutto questo però, risulta molto più difficile per le economie emergenti, dove intraprendere e completare un percorso del genere in linea con l’APS, richiede un significativo miglioramento delle politiche esistenti e l’introduzione di nuove misure più efficienti. 

Quali sono le ambizioni della relazione

Questa relazione, in particolare, è stata redatta seguendo diverse ambizioni dell’International Energy Agency: capire dove il trasporto stradale si stia dirigendo nei Paesi che vivono in condizioni economiche più difficili, in particolare alla luce dei recenti impegni presi, e quali sono le azioni da mettere in campo il prima possibile. 

Nazioni come Brasile, Repubblica Popolare Cinese, India, Indonesia, Messico o Sudafrica, hanno rappresentato nel 2000 circa il 14% della domanda globale di energia per il settore; nel 2021 invece, la quota era del 27%

Transizione green del trasporto su strada

Ma cosa richiede la transizione green del trasporto su strada? Come sottolinea il report, occorrono più investimenti e più finanziamenti che purtroppo, a oggi, sono ancora limitati, e questo rappresenta un grande ostacolo a livello globale.

Si dovrebbe poi prendere in considerazione la completa eliminazione delle sovvenzioni ai combustibili fossili, per creare delle condizioni di parità tra i veicoli elettrici e a celle a combustibile, e per proteggere, al contempo, soprattutto le famiglie più vulnerabili.

Inoltre, bisognerebbe accelerare l’elettrificazione e incentivare lo sviluppo della catena del valore dell’EV nazionale, oltre che ampliare, migliorare e applicare rigorosamente gli standard di risparmio di carburante.

Ma si tratta comunque di cambiamenti che devono avvenire passo dopo passo e che variano da Paese a Paese. Il punto però, è che i governi dovrebbero farsi maggiore carico delle loro responsabilità, e fare di più.

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