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Blockchain e rinnovabili: la chiave mancante della transizione energetica

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La tecnologia blockchain, uno strumento promettente che consentirebbe di rivoluzionare il settore energetico apportando miglioramenti nell’intera catena del valore, potrebbe essere la chiave mancante per facilitare la transizione energetica. 

Legittimare, proteggere e automatizzare i trasferimenti di energia

Secondo Emergen Research, la dimensione globale della blockchain nel mercato energetico dovrebbe crescere fino a 8.761,4 milioni di dollari nel 2027, registrando un CAGR del 56,1% durante il periodo di previsione. La tecnologia blockchain è attualmente considerata uno strumento molto promettente nel settore energetico, in grado di migliorare tutta la catena del valore. Si tratta, infatti, di una soluzione che consente di gestire le complessità di un sistema energetico decentralizzato, registrando e semplificando tutte le transazioni tra produttori di energia e consumatori. 

La tecnologia blockchain fornisce un mezzo per legittimare, proteggere e automatizzare i trasferimenti di energia senza intermediari.

Le 5 principali società energetiche che offrono tecnologie blockchain

1. Gruppo Iberdrola

Il gruppo Iberdrola ha avviato un progetto pilota basato su blockchain che garantisce la verifica in tempo reale della natura rinnovabile dell’energia fornita e consumata, un approccio che promuove la trasparenza e incentiva l’uso di energie rinnovabili.

Attraverso questa tecnologia, l’azienda ha collegato con successo gli impianti di produzione di energia elettrica a specifici punti di consumo, consentendo la completa tracciabilità della fonte energetica.

2. Enel

Per passare dalla teoria alla pratica, il team di Enel ha formulato specifiche operative per tre potenziali applicazioni, o “casi d’uso”, che coinvolgono reti, trading ed energie rinnovabili. Questi casi d’uso hanno lo scopo di testare la fattibilità dell’utilizzo dell’architettura blockchain per la gestione delle reti di media e bassa tensione, la creazione di una piattaforma di trading peer-to-peer per i mercati delle materie prime e dell’energia e l’abilitazione di sistemi di pagamento su micro-reti per l’energia rinnovabile.

3. Siemens

Automated Pay-Per-Use è una nuova offerta di Siemens Energy che consente alle utility di pagare per i servizi aggiornati solo quando vengono utilizzati. Una parte del costo viene pagata quando le entrate vengono generate attraverso vendite di elettricità. Questo modello di pagamento è facilitato dalla tecnologia blockchain, che garantisce che i profitti precisi della centrale elettrica siano calcolati accuratamente e distribuiti su base proporzionale.

4. Shell

Il gigante dell’energia, Shell, ritiene che le tecnologie blockchain siano la chiave mancante per facilitare la transizione energetica. La società sta studiando il potenziale della tecnologia blockchain per incoraggiare l’adozione di carburanti sostenibili nel settore dei trasporti, ma  sta considerando anche la blockchain come un modo per convalidare i programmi di crediti di carbonio ed evitare il doppio conteggio. Tracciando l’efficacia delle soluzioni adottate, questa tecnologia può aiutare a mantenere la qualità dei progetti di riforestazione o conservazione, garantendo la trasparenza del mercato del carbonio.

5. Ing

Spendendo oltre 1,5 miliardi di euro per la trasformazione digitale, il gigante energetico francese può essere considerato leader in ambito blockchain. La società, oltre che per gestire le transazioni energetiche, compresa la fornitura, la distribuzione e il consumo, utilizza la tecnologia blockchain per il commercio di certificati di energia rinnovabile (REC), il commercio di energia peer-to-peer e la ricarica dei veicoli elettrici.