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Aviazione, per decarbonizzare il settore serve concretizzare gli investimenti sui carburanti sostenibili. Il rapporto

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Secondo un rapporto della ONG ambientalista Transport & Environment (T&E), gli investimenti nella produzione di e-fuel nell’Ue non si stanno ancora concretizzando. Ci sono di certo alcuni Paesi che stanno ottenendo risultati maggiori rispetto ad altri, ma c’è comunque ancora parecchia strada da fare.
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L’analisi

Nell’analisi della ONG Transport & Environment (T&E) si evidenzia come, in tema di e-fuel per gli aerei, Norvegia, Germania e Francia siano in vantaggio rispetto ad altri Stati membri, ma portandosi dietro comunque delle incertezze e la consapevolezza che c’è ancora tanta, troppa strada da fare.

Gli obiettivi che l’Unione vorrebbe dunque raggiungere in materia sembrano essere al momento davvero lontani per essere portati a casa da qui ai prossimi 7 anni. La ragione? Gli investimenti nel settore non si sono ancora concretizzati, nonostante l’anno scorso, nell’ambito del pacchetto ‘Fit for 55’, sia stata adottata la legge ‘ReFuelEU aviation’ per ridurre l’impatto climatico dei voli.

Tale legislazione, che entrerà in vigore nel 2025, riuscirà a far cambiare la situazione?  Secondo la normativa, il 2% del mix di carburante utilizzato per i velivoli dovrà provenire da fonti sostenibili, per poi crescere al 20% nel 2035 e raggiungere il 70% nel 2050. Ma c’è una grande difficoltà da superare: la scarsa disponibilità di tali risorse, compreso l’idrogeno.

La mancanza di decisioni definitive sul capitale

Il più importante tallone d’Achille resta però la mancanza di decisioni definitive sul capitale da mettere in campo. Questo comporta un rischio per tutti progetti industriali, bloccati così in un iter senza fine.

Nello studio della ONG, si evidenziano in particolare 25 iniziative che hanno l’ambizione di produrre 1,7 Mt di e-kerosene entro il 2030, ma sulle quali purtroppo non è ancora possibile procedere senza risolvere le questioni finanziarie e politiche che stanno dietro.

La situazione è ancora critica

Con il proprio report dunque, la Transport & Environment vuole avvertire che, sebbene quantità di e-kerosene prevista sembri indicare che l’Ue sia sulla strada giusta per rispettare la ReFuelEU aviation, in realtà non e è così, e la situazione è ancora critica.

Camille Mutrelle, esperto SAF di T&E, spiega che l’Unione potrebbe arrivare nei prossimi anni ad alimentare gli aerei con i carburanti elettronici, prendendo consapevolezza del fatto che ci sarà ancora tanto da aspettare prima di poter ricorrere ad altri tipi di combustibili.

Stati membri ancora in ritardo: Polonia, Spagna e Italia

Poi, a differenza di Norvegia, Germania e Francia, ci sono Stati membri ancora in ritardo nella sperimentazione di alternative per alimentare i voli, come Polonia, Spagna e Italia. Mutrelle su questo, aggiunge che a lunga andare ci saranno sempre più problemi senza una totale coesione, perché l’Europa avrà bisogno dell’impegno di tutti e di più e-kerosene possibile per trasformare le ambizioni in realtà concreta.

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