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Decreto biometano, Pichetto Fratin: “Con il Pnrr obiettivo 2,3 miliardi di metri cubi al 2026”

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Il GSE pubblica il tool “Verifica riduzione emissioni GHG” e due video tutorial. Il file è utile alla valutazione della riduzione di emissioni di gas a effetto serra, conseguita dall’impianto di produzione di biometano e richiesta in fase di partecipazione alle procedure competitive previste dal Decreto 15 settembre 2022. Gare aperte dal 30 gennaio al 31 marzo 2023.

Il decreto biometano e le gare per il contingente annuale di produzioni

Il Gestore servizi energetici (Gse) ha pubblicato sul suo sito istituzionale il tool di verifica della riduzione di emissioni di gas serra (Greenhouse Gases, o GHG), utile alla valutazione generale della capacità di abbattimento delle emissioni inquinanti relativa all’impianto di produzione di biometano.

Valutazione richiesta anche in fase di partecipazione alle procedure competitive previste dal Decreto Biometano del 15 settembre scorso, per il contingente annuale di produzioni di biometano immesso nella rete di gas naturale, ottenuto da nuovi impianti e dalla riconversione di impianti di biogas agricolo esistenti.

Le domande di partecipazione dovranno essere presentate esclusivamente mediante il portale informatico, dalle ore 12:00 del 30 gennaio, fino alle ore 12:00 del 31 marzo 2023.

La graduatoria sarà predisposta entro il 29 giugno.

I video tutorial per le gare

Per agevolare gli operatori interessati in vista della prima procedura competitiva, il Gse rende disponibile due video tutorial:

  • per l’utilizzo del file Excel “Verifica riduzione emissioni GHG”;
  • per una descrizione più esaustiva del Decreto 15 settembre 2022.

È inoltre disponibile il portale informatico “Sviluppo del biometano” dedicato alla presentazione delle istanze di partecipazione alle procedure competitive individuate dal decreto.

Pichetto Fratin: “Il Pnrr ha l’obiettivo dei 2,3 miliardi di metri cubi di biometano al 2026”

Sull’importanza del biometano per il nostro Paese ha parlato anche il ministro dell’Ambiente e la sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervenendo all’assemblea di Proxigas: “Riguardo al biometano, su cui il Piano nazionale di ripresa e resilienza o Pnrr ha l’obiettivo dei 2,3 miliardi di metri cubi al 2026, questa fonte può avere un’influenza notevole sul sistema italiano, a partire dall’automotive, perché sarebbe un modo di diversificare mantenendo importanti filiere produttive nelle quali abbiamo ‘know how’ di cui altri Paesi non dispongono”. 

Tradotto, il biometano, secondo il ministro, potrebbe salvare la filiera del motore termico, cioè quello che attualmente va a benzina e diesel: “Con il biometano questo comparto potrà continuare a lavorare e a evolversi nel segno di quella diversificazione e quella evoluzione in chiave di sostenibilità e di neutralità tecnologica che dovrà contraddistinguere tutte le produzioni del futuro

Che cos’è il biometano?

Il termine biometano si riferisce a una fonte di energia rinnovabile ottenuta dalla lavorazione di biomasse agricole (colture dedicate, sottoprodotti e scarti agricoli e deiezioni animali), agroindustriali (scarti della filiera della lavorazione della filiera alimentare) e dalla frazione organica dei rifiuti solido urbani.

L’ottenimento del biometano avviene in due fasi: produzione del biogas grezzo – prevalentemente attraverso la digestione anaerobica di biomasse – e successiva rimozione – upgrading – delle componenti non compatibili con l’immissione in rete (CO2).

Contribuirà al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione

Secondo Assogasmetano, nel 2021 gli impianti di produzione tra biogas e biometano erano circa 20.000.

Secondo gli esperti del settore, il biometano dovrebbe favorire il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni inquinanti, sfruttando le reti gas esistenti e contribuendo a incrementare la produzione nazionale.

Il contributo del biometano agli obiettivi di decarbonizzazione, infine, non si limita alla sola fase del consumo energetico. Il suo processo produttivo può contribuire a ridurre in modo significativo le emissioni del settore agricolo (il 14% dei gas climalteranti) e a restituire al terreno sostanza organica.

Giornalista

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