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Valentia, un piano per il risparmio energetico condiviso

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Grazie al progetto Matchup promosso dall’UE per le smart city, la città spagnola di Valentia ha trasformato il quartiere di Cabanyl, mettendo al centro benessere dei cittadini ed efficientamento energetico metropolitano. 

Cabanyl 

In un piccolo quartiere della città di Valentia, ha preso il via un nuovo modo di risparmiare energia urbana. Nella zona è, infatti, nato un laboratorio in cui si studiano e si portano a compimento progetti che fanno dell’efficienza energetica il principale obiettivo. 

Grazie al piano Matchup dell’Unione Europea, qualunque città degli Stati membri potrebbe aderire all’iniziativa e risparmiare con intelligenza. Lo scopo è quello di proporre e implementare soluzioni intelligenti che permettano ai cittadini di vivere in salute. 

Colonnine di ricarica e sensori 

Tra le azioni più innovative del progetto, quella che prevede l’installazione di un punto di ricarica elettrico per le auto, direttamente dai lampioni delle strade. A questi sono abbinati anche pannelli solari per incrementare l’approvvigionamento energetico. Si tratta dei cosiddetti pergolati solari, disposti in cinque diversi punti di Valencia, per l’installazione dei quali il Consiglio comunale ha lanciato un bando di gara.

Secondo il coordinatore del progetto “per fare una stima del risparmio, basti pensare che l’installazione di un punto di ricarica di questo tipo costa circa 2.500 euro, contro i 50.000 euro necessari per i punti di ricarica tradizionali”.

“Ogni telecamera monitora parte del marciapiede o della spiaggia e, quando rileva persone nel proprio settore, accende o alza la luce” dichiara il responsabile del dipartimento di illuminazione pubblica di Valentia.

Cabanyl è il quartiere di Valentia che ha subìto la più grande trasformazione nell’ultimo decennio. Il livello di riabilitazione, di rigenerazione urbana che ha avuto luogo qui, non si è, infatti, verificato in nessun altro posto in città

Pannelli solari

I pannelli solari sono stati installati sul tetto del mercato municipale per alimentare l’impianto di climatizzazione e in altri cinque punti della città. L’obiettivo è realizzare il primo impianto solare “sociale”. I cittadini con il minimo contributo hanno reso possibile un risparmio energetico in grado di durare tutta la vita. L’esperta di energia di Las Naves ha dichiarato: “D’ora in poi sarà molto più facile ampliare la collaborazione pubblico-cittadino e installare impianti solari cofinanziati su molti altri tetti pubblici”.

di Antonella Lopreiato