Roma, 07/12/2024 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

Il nuovo TIDE (Testo Integrato sul Dispacciamento Elettrico) dell’ARERA pone le basi per un futuro “rinnovabile”

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Un nuovo regolamento per abbattere in via definitiva le barriere storiche che impedivano a qualsiasi soggetto di offrire la propria disponibilità a modificare produzione o carico di energia. L’Autorità di regolazione per l’energia nel proporre il TIDE, pone le basi per il futuro, affinché sia davvero possibile continuare a beneficiare dell’energia elettrica con gli attuali livelli di qualità in un contesto con più fonti rinnovabili aleatorie e meno impianti termoelettrici programmabili.

Garantire l’equilibrio tra produzione elettrica e consumo

In un sistema elettrico, occorre garantire in ogni istante l’equilibrio tra la produzione elettrica e il consumo. Come? Facendo in modo che ci sia sempre abbastanza energia elettrica disponibile per soddisfare la domanda, anche quando la produzione da fonti rinnovabili è ridotta. Ciò richiede che anche i clienti e i produttori da fonti rinnovabili siano chiamati a operare in modo più attivo, mettendo a disposizione del sistema elettrico la propria capacità di modificare la produzione e il consumo all’occorrenza, anche spostandoli nel tempo. Garantire la sicurezza del sistema elettrico, in modo efficiente e al minor costo, considerando la crescita delle fonti rinnovabili non programmabili, la generazione distribuita e la riduzione dell’utilizzo degli impianti programmabili è l’obiettivo del nuovo TIDE, il Testo Integrato del Dispacciamento Elettrico, pubblicato da ARERA e che entrerà in vigore dal 2025

Le novità introdotte dal TIDE

L’Autorità di regolazione per l’energia nel proporre il TIDE, pone le basi per il futuro, affinché sia davvero possibile continuare a beneficiare dell’energia elettrica con gli attuali livelli di qualità in un contesto con più fonti rinnovabili aleatorie e meno impianti termoelettrici programmabili. Tra le novità del TIDE c’è la neutralità tecnologica. Secondo tale principio, non è data una priorità ad una fonte di flessibilità rispetto ad un’altra, ma l’unico fattore discriminante deve essere il prezzo chiesto per l’erogazione del servizio. A questa disposizione si aggiungono l’eliminazione di qualsivoglia limite di potenza minimo per la partecipazione al mercato dei servizi, e l’ istituzionalizzazione di due soggetti potenzialmente distinti che svolgono in modo autonomo le due attività di Balance Responsible Party (BRP, ovvero ‘trader’ responsabile della programmazione di produzione/consumo), nonchè un responsabile della parte “ancillare” relativa ai servizi, Balancing Service Provider, che esegue le movimentazioni.

Un modello basato su piattaforme organizzate

Il TIDE propone un modello di dispacciamento dell’energia elettrica (cioè il processo di controllo e gestione della produzione, della trasmissione e della distribuzione) in cui tutte le risorse della rete possono assumere il ruolo di produrre o consumare energia e quello complementare di modificare la produzione e i consumi, su richiesta del gestore della rete (e in futuro anche su richiesta del distributore locale). Si tratta di un sistema costruito per far competere sullo stesso piano risorse concentrate e risorse distribuite, basato su piattaforme organizzate che assicurino che siano selezionate, in ogni momento e per ogni specifica esigenza, le risorse di flessibilità più efficienti, cioè quelle che sono in grado di modulare produzione o carico al minore costo.

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