Dal Green Deal alla crisi energetica, dal disagio giovanile alla trasformazione digitale. Durante il Question Time alla Camera, la premier ribadisce il no a una transizione ideologica, difendendo la competitività dell’industria italiana e rilanciando il dialogo con il settore automotive.
Le priorità del Governo Meloni
Durante il Question Time alla Camera dei Deputati, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha delineato la strategia del Governo su temi chiave come la transizione ecologica, la digitalizzazione, la crisi energetica e il disagio giovanile. Ne è emerso un messaggio chiaro: l’innovazione e la sostenibilità non devono compromettere né la salute mentale dei giovani né la competitività del sistema produttivo italiano.
Economia sotto pressione?
Nel suo intervento, Meloni ha risposto a oltre 60 interrogazioni parlamentari, offrendo un quadro realistico, per molti un po’ troppo ottimistico, dell’attuale contesto economico. Tra i principali ostacoli evidenziati dalla premier le normative europee stringenti, la stagnazione industriale e l’instabilità energetica. Tuttavia, la Presidente ha rivendicato l’impegno del Governo nella semplificazione burocratica, nel rilancio di settori strategici, come siderurgia, automotive e aerospazio, e nel rafforzamento del tessuto produttivo nazionale.
Ok Green Deal, ma con pragmatismo
Rispondendo a Forza Italia, Meloni ha ribadito il sostegno alla transizione verde, ma ha messo in guardia da approcci ideologici che rischiano di danneggiare l’industria europea. Ha sottolineato come anche la Commissione UE stia adottando una linea più pragmatica, orientata all’equilibrio tra sostenibilità ambientale e competitività economica.
Nell’automotive difendere la neutralità tecnologica
Uno dei nodi più delicati riguarda la transizione nel settore auto. Meloni ha annunciato il rinvio alla seconda metà del 2025 della revisione del regolamento UE sui veicoli leggeri, un’opportunità per riaffermare il principio di neutralità tecnologica. Questo significa aprire a tutte le soluzioni a basse emissioni – inclusi i carburanti alternativi – e non puntare esclusivamente sull’elettrico.
“Perseguire unicamente la transizione all’elettrico è un errore, sia industriale che geopolitico: oggi le filiere sono in gran parte controllate dalla Cina”, ha dichiarato Meloni.
In questo contesto, continua il dialogo con Stellantis, che si è impegnata ad acquistare 6 miliardi di euro di componentistica italiana entro il 2030, a tutela dell’occupazione e del know-how nazionale.
Giovani e digitale: priorità alla salute mentale
Particolarmente sentito l’intervento sul disagio giovanile. La premier ha lanciato un allarme sull’impatto della digitalizzazione sui più giovani:
“Siamo la prima generazione a crescere figli totalmente digitali. Ma ci stiamo davvero ponendo le domande giuste?”
Meloni ha annunciato la creazione di un gruppo di lavoro dedicato al benessere psicologico dei giovani, con particolare attenzione a fenomeni come cyberbullismo e dipendenza da social e tecnologia.
Sì al nucleare e a nuove soluzioni strutturali
Il caro energia resta al centro dell’agenda. Meloni ha indicato misure concrete per garantire sostenibilità e stabilità:
- Ritorno al nucleare come opzione strategica a lungo termine
- Contratti PPA per energia da rinnovabili a prezzo fisso
- Rilancio dell’idroelettrico e riforma dell’energy release
Inoltre, con il decreto bollette, ha ribadito la premier, il Governo ha introdotto maggiore trasparenza per i consumatori e tutele per le fasce vulnerabili. Complessivamente, sono stati stanziati oltre 60 miliardi di euro a sostegno di famiglie e imprese italiane.