Il Parlamento italiano si prepara a votare il Decreto Legge Infrastrutture, un provvedimento chiave per lo sviluppo di infrastrutture strategiche e per accelerare la transizione energetica nazionale. Attualmente all’esame delle Commissioni Ambiente e Trasporti della Camera, il testo è oggetto di circa 200 emendamenti, molti dei quali mirano a favorire l’efficienza energetica, la sostenibilità ambientale e il rispetto degli obiettivi del PNIEC e del PNRR.
Transizione energetica e decarbonizzazione nel DL Infrastrutture
Il decreto punta a integrare le politiche infrastrutturali con i target di decarbonizzazione, promuovendo lo sviluppo di:
- Reti elettriche intelligenti
- Impianti di energia rinnovabile (FER)
- Mobilità elettrica e veicoli a basse emissioni
Le modifiche proposte vogliono rafforzare la sinergia tra opere pubbliche e obiettivi climatici, includendo strumenti di pianificazione per ridurre gli impatti ambientali e incentivare l’uso di fonti di energia rinnovabile.
Efficienza energetica e green procurement nei contratti pubblici
Tra gli emendamenti più rilevanti, spiccano quelli che introducono l’obbligo di utilizzare materiali sostenibili e certificati nei contratti pubblici, applicando i criteri del green public procurement. L’obiettivo è ridurre l’impatto ambientale delle opere pubbliche fin dalla fase di costruzione.
Aree idonee per impianti FER e nuovo Comitato di monitoraggio
Il DL prevede l’ampliamento delle aree idonee all’installazione di impianti FER, tra cui:
- Terreni agricoli con limitazioni colturali
- Porti turistici
- Bacini idrici multifunzionali
- Aree industriali e artigianali
È inoltre proposta l’istituzione di un Comitato di monitoraggio per la transizione energetica, che valuterà il raggiungimento dei target europei in materia di energia rinnovabile e produrrà una relazione annuale al Parlamento.
Energia rinnovabile in autostrada e riduzione delle tariffe
Un emendamento innovativo prevede che i ricavi derivanti dalla produzione di energia rinnovabile lungo le autostrade siano reinvestiti per:
- Ridurre le tariffe autostradali a favore degli utenti a basso reddito
- Finanziarie la digitalizzazione e l’adeguamento tecnologico della rete viaria
Mobilità sostenibile: incentivi per veicoli elettrici e autobus ecologici
Il decreto rafforza gli investimenti nella mobilità sostenibile:
- 15 milioni di euro per l’acquisto di veicoli commerciali elettrici, ibridi o a idrogeno
- Incentivi fino a 40.000 euro per l’acquisto di autobus Euro VI o superiori
- 35 milioni di euro annui fino al 2027 per il rinnovo del parco mezzi del trasporto pubblico locale
Controverso invece un emendamento che propone di posticipare al 2026 il blocco alla circolazione dei diesel Euro 5, suscitando dibattito sulla coerenza con gli obiettivi ambientali.
Fondo per la prevenzione del rischio idrogeologico da 6,3 miliardi
Il DL Infrastrutture affronta anche l’urgenza del cambiamento climatico e del rischio idrogeologico, proponendo un Fondo nazionale da 6,355 miliardi di euro per finanziare interventi strutturali di prevenzione e mitigazione. Almeno il 40% dei fondi sarà destinato alle regioni del Mezzogiorno.
Il DL Infrastrutture tra sostenibilità, crescita e sicurezza del territorio
Il Decreto Infrastrutture si configura come una leva strategica per rilanciare lo sviluppo sostenibile in Italia, promuovendo infrastrutture resilienti, energia pulita, mobilità green e difesa del territorio. Un passaggio cruciale per l’attuazione concreta del PNRR e per il futuro ecologico del Paese.