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Etichette energetiche e pubblicità visiva, il chiarimento della Corte Ue

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Materiale pubblicitario e promozionale sotto gli occhi della Commissione Europea. La Corte chiarisce come indicare le classi energetiche nelle etichette degli elettrodomestici a uso domestico.

SCARICA IL CHIARIMENTO C/2024/4827 DELLA COMMISSIONE

Etichettatura energetica nella pubblicità visiva

Gli elettrodomestici possono essere commercializzati solo se corredati di etichettatura energetica che ne identifichi l’impatto sul consumo di energia durante l’uso. L’etichetta energetica è rappresentata da una scala che utilizza le lettere dalla A (la più efficiente) alla G (la meno efficiente).
A ogni lettera è anche associato un colore che va dal verde scuro (A) al rosso (G) che indica in maniera chiara l’efficienza e quindi il consumo energetico.

La Commissione europea fa luce proprio sull’etichettatura energetica da apporre negli elettrodomestici, specificando che il chiarimento è rivolto alla gamma di classi che fornitori e rivenditori inseriscono nella pubblicità visiva e nel materiale promozionale.

Il chiarimento C/2024/4827 fa seguito all’ordinanza 16/10/23 della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, emessa all’esito del procedimento C-761/22.
La causa riguardava un rivenditore tedesco (Verband Wirtschaft im Wettbewerb), che aveva diffuso alcune pubblicità che mostravano una cucina, con forno e cappa di aspirazione, senza alcun riferimento all’etichettatura energetica.

Maggiore chiarezza per i consumatori

L’ordinanza aveva stabilito che i fornitori e distributori di forni e cappe devono includere nelle pubblicità la classe di efficienza energetica e la gamma delle classi, conformemente alla direttiva 2010/30/Ue.

Il documento Ue estende le regole per l’etichettatura energetica a tutti gli altri elettrodomestici a uso domestico. È la Banca dati europea dei prodotti per l’etichettatura energetica a specificare come inserire l’etichettatura corretta in tutti gli elettrodomestici.

La guida della Corte europea ha una duplice funzione.
Nasce dalla necessità di garantire maggiore chiarezza ai consumatori che si accingono ad acquistare un elettrodomestico e ha lo scopo di rendere fornitori e rivenditori più consapevoli in merito alle etichette da apporre, così da apporre etichette corrette e conformi.

La sentenza

La sentenza della Corte di Giustizia Ue stabiliva che negli annunci pubblicitari andava indicata sia la classe del prodotto (quindi una lettera compresa tra A e D) che la relativa gamma di classi (quindi “da A++ a D” oppure “da A a G”).

In seguito alla sentenza del 2023, i fornitori hanno l’obbligo di inserire una freccia accanto alla gamma di classi interessata nel materiale pubblicitario di forni e cappe. L’Ue specifica che la freccia va inserita accanto alla gamma di classi interessata anche per le categorie di prodotti che nel 2021 non erano state aggiornate e riscalate.

Obiettivi e contributi nazionali

Intanto, per garantire un maggiore efficientamento energetico riguardante tutti i consumi, non solo quelli domestici, sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea Serie L del 19 giugno è pubblicata la raccomandazione (UE) 2024/1722 della Commissione europea del 17 giugno 2024, inerente obiettivi e contributi nazionali di efficienza energetica.

La direttiva aumenta l’obbligo di risparmio energetico, stabilendo che il 27 devono garantire – nella totalità – una riduzione del consumo di energia di almeno l’11,7% nel 2030 rispetto alle previsioni stabilite nel 2020.

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