“La fusione nucleare è la più grande sfida scientifica e tecnologica del nostro secolo – e l’Italia c’è. Oggi celebriamo un passo concreto verso il futuro dell’energia pulita, tutta italiana.”
Con queste parole, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha celebrato la presentazione del primo magnete superconduttivo del reattore sperimentale DTT – Divertor Tokamak Test, realizzato da ASG Superconductors nello stabilimento della Spezia, in collaborazione con ENEA e DTT S.c.a.r.l.
Il cuore tecnologico della fusione
Il magnete, primo di una serie di diciotto, rappresenta il “cuore tecnologico” del reattore sperimentale a fusione attualmente in costruzione presso il Centro ENEA di Frascati (Roma). Una tappa fondamentale per il progetto DTT, una delle più ambiziose infrastrutture europee nel campo della fusione, nata per testare soluzioni tecnologiche avanzate destinate ai reattori del futuro.
“Non è solo un traguardo scientifico – ha aggiunto Pichetto Fratin – ma il riconoscimento di una filiera industriale e di ricerca nazionale che da anni è un’eccellenza a livello globale.”
L’Italia protagonista della nuova era nucleare
Il Ministro ha ricordato come l’Italia, pur avendo rinunciato anni fa alla produzione nazionale di energia nucleare, abbia saputo conservare e potenziare competenze, filiere produttive e know-how tecnico-scientifico.
“Formiamo il 10% degli ingegneri nucleari in Europa. Abbiamo una supply chain solida e un capitale umano d’eccellenza. È chiaro che abbiamo tutto per giocare un ruolo da protagonisti nella transizione verso l’energia da fusione.”
Progetti come DTT e la partecipazione italiana al maxi-reattore ITER ne sono la prova tangibile. Un settore vivo, che continua a innovare e investire nel futuro.
Verso un quadro normativo per il nucleare italiano
Pichetto Fratin ha infine rilanciato l’impegno del Governo a costruire un quadro giuridico chiaro, in grado di accompagnare il ritorno dell’energia nucleare in Italia, in entrambe le forme più avanzate: la fusione e la fissione di nuova generazione.
“La scienza deve diventare forza produttiva, generare sviluppo e sicurezza energetica. L’Italia non può restare spettatrice: dobbiamo essere tra i Paesi che costruiscono il futuro dell’energia.”