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Nucleare, entro il 2026 il primo simulatore di un reattore raffreddato a piombo liquido. Il Progetto Enea-Newcleo

11ENEA, Centrale del Brasimone
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Una nuova tecnologia sta per rivoluzionare la produzione e la gestione dell’energia nucleare. Si tratta dei Lead-cooled Fast Reactor (LFR), reattori veloci raffreddati al piombo, che dovrebbero entrare in funzione in Francia nel 2031. Intanto, ENEA e Newcleo lavorano al prototipo che simula l’attività di queste nuove infrastrutture. Il primo dovrebbe essere pronto entro il 2026.

Il progetto Precursor

Se tra le principali minacce del nucleare vi è sempre stata la questione della sicurezza delle infrastrutture, nuovi strumenti spianano la strada ai reattori di nuova generazione. Ci stanno lavorando ENEA e Newcleo, start-up specializzata in innovazione in ambito nucleare, e il primo prototipo dovrebbe essere pronto per il 2026. Si tratta del progetto PRECURSOR, in pratica un simulatore elettrico di un reattore raffreddato a piombo liquido, tecnologia che secondo le stime dovrebbe essere applicata nel 2031 al primo reattore veloce raffreddato al piombo di Newcleo (Lead-cooled Fast Reactor – LFR).

Che cos’è la tecnologia LFR

La tecnologia LFR, selezionata tra i progetti di interesse strategico dall’Alleanza Industriale Europea sui Piccoli Reattori Modulari (European Industrial Alliance on Small Modular Reactors), avrebbe il potenziale per rivoluzionare la produzione di energia nucleare, rendendola più sostenibile e sicura rispetto ai metodi tradizionali. La capacità di chiudere il ciclo del combustibile e di ridurre i rifiuti radioattivi, unita alla robustezza della progettazione, rende infatti, l’LFR un’alternativa promettente. Inoltre, grazie alla progettazione di sistemi di autocontrollo e autoregolazione, il rischio di malfunzionamenti catastrofici è notevolmente ridotto. Tuttavia, affinché queste tecnologie possano essere adottate su larga scala, è necessario garantire che tutti gli aspetti legati alla sicurezza siano pienamente validati. Lavorando congiuntamente presso il Centro di Ricerche ENEA di Brasimone (Bologna), polo di eccellenza internazionale per lo sviluppo di tecnologie a metallo liquido, ENEA e Newcleo sono determinati a sfruttare le rispettive competenze per ridurre al minimo i rischi operativi e ambientali.

La simulazione dei comportamenti del reattore attraverso PRECURSOR consente di verificare l’affidabilità dei sistemi di raffreddamento e di controllo in condizioni estreme, identificando in anticipo eventuali problematiche e ottimizzando la risposta del sistema alle variazioni termiche e dinamiche. 

Il Centro Ricerche di Brasimone

È chiaro dunque, come la sicurezza dei sistemi nucleari dipenda anche dalla continua evoluzione delle competenze e delle infrastrutture. Newcleo ha investito oltre 50 milioni di euro nel Centro di Ricerche di Brasimone, grazie al quale ENEA può vantare una lunga storia nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie nucleari avanzate. In particolare, dal 2000 l’Agenzia ha condotto ricerche approfondite sui reattori veloci raffreddati a piombo liquido, sviluppando infrastrutture all’avanguardia come CIRCE, che rappresenta uno dei punti di riferimento in Europa per la validazione delle tecnologie dei metalli liquidi.

L’LFR è una delle tecnologie nucleari più promettenti che consente di chiudere il ciclo del combustibile, mantenere la leadership tecnologica italiana sui sistemi nucleari innovativi in Europa, ridurre il time-to-market della nuova era di reattori nucleari e contribuire alla decarbonizzazione del mix energetico, sostenendo la transizione energetica”, ha sottolineato Luciano Cinotti, Chief Scientific Officer e co-fondatore di newcleo.

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