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Da Baku, Giorgia Meloni ribadisce: “Rilanciare la fusione nucleare”

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A Baku, nel corso della terza giornata della Cop29, è intervenuto il Presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, ribadendo l’importanza che la fusione nucleare ricoprirà nel mix energetico globale.

Il valore della fusione nucleare

Nel suo intervento odierno alla Cop29 di Baku, il Presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni si è soffermato sull’importanza della fusione nucleare, all’interno di una più ampia prospettiva. Quello della fusione nucleare è un tema particolarmente dirimente, come per altro ribadito da Rafael Grossi, Direttore Generale della Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA).

Sia in sede multilaterale, che all’interno dei singoli stati, questa particolare tecnologia è al centro di studi e di analisi. In generale, la prospettiva sarà quella di valutare le possibilità di investimento per i privati, visto che le barriere all’entrata vengono considerate, non di rado, elevate.

Tuttavia, almeno da parte del Governo di Roma, la direzione politica intrapresa dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) è sembrata chiara. L’obiettivo è che – nell’ottica di sostenere la transizione energetica – l’Italia torni ad essere un ‘Paese Nucleare’. Considerando il punto di partenza la sfida economica, in questo senso, si preannuncia complessa.

La Meloni alla Cop29

Dalle parole della Meloni, sono emerse – forti e decise – le linee programmatiche del Governo italiano in materia di energia. Diversi i punti fondamentali sottolineati dal Presidente del Consiglio. In primo luogo, il fatto che non vi sia una “alternativa ai combustibili fossili”, presupposto che richiederebbe “una visione realistica” che non tralasci, né escluda alcuna fonte di energia.

Contestualmente si è richiamata la necessità di una “nuova diplomazia energetica, per moltiplicare le opportunità di cooperazione tra il Nord e il Sud del Mondo”. Come sempio tangibile di tali prospettive, Giorgia Meloni ha fatto riferimento al “nesso clima-energia”, nevralgico e “uno dei pilastri del nostro Piano Mattei per l’Africa”.

Rispetto a questo insieme, queste sono state le sue parole: “Abbiamo bisogno di un mix energetico equilibrato per migliorare il processo di transizione. Dobbiamo utilizzare tutte le tecnologie disponibili. Non solo rinnovabili, ma anche gas, biocarburanti, idrogeno, cattura dell’anidride carbonica”.

E sul nucleare, la Meloni ha dichiarato: “In futuro, puntiamo sulla fusione nucleare che potrebbe produrre energia pulita, sicura e senza limiti. L’Italia è in prima linea sulla fusione nucleare. Intendiamo rilanciare questa tecnologia che potrebbe cambiare le carte in tavola perché può trasformare l’energia, da arma geopolitica, in una risorsa ampiamente accessibile”.

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