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Idrogeno, Germania: € 19 mld per una nuova rete, operativa entro il 2032

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L’Agenza Federale per le Reti della Germania ha approvato le proposte per realizzare una nuova rete per l’idrogeno, operativa entro il 2032, dal costo di 19 mld di Euro.

Il valore dell’idrogeno in Germania

L’Agenzia Federale per le Reti della Germania (BNetzA) ha approvato il piano per una rete che trasporterà idrogeno, operativa entro il 2032, con un investimento di 19 mld di Euro. Nel progetto finale, si è definita un’infrastruttura di 9.040 chilometri, il 60% dei quali frutto della riconversione di gasdotti già esistenti. Il resto sarà costruito ex novo mentre i primi tubi dovrebbero entrare in funzione già l’anno prossimo.

Nonostante la recente sospensione di un’accordo di cooperazione in materia con la Norvegia, il Governo federale ha ribadito la piena centralità dell’idrogeno, in qualità di vettore della transizione energetica. La volontà di Berlino è la neutralità climatica entro il 2045. In tale ottica questa fonte ha assunto un ruolo chiave.

Tuttavia, secondo quanto ha riportato Bloomberg, i funzionari hanno anche dichiarato che inizialmente la maggior parte del fabbisogno di idrogeno dovrà provenire dalle importazioni.

Un settore complesso

Il mercato dell’idrogeno, i cui margini sono sovente diventati oggetto di dibattito e confronto, ha visto al suo interno delinearsi comparti diversi. In primo luogo, il [c.d.] idrogeno blu, alla cui base ci sono il gas naturale o il carbone e dall’altro lato quello ‘verde’ (generato con le rinnovabili).

Il primo è più economico ma non ha ricevuto un supporto diretto, soprattutto dal punto di vista del quadro normativo comunitario. Su quello ‘pulito’, invece, la qualifica di fonte rinnovabile è assurta a garanzia per gli investimenti privati, nonché per le politiche della Banca europea per gli investimenti (BEI).

In Germania, le controversie sul gas russo hanno portato a studiare tutti gli scenari che in qualche modo consentissero di sopperire alla più sicura ed economica delle fonti in commercio.

Oltre le contingenze del momento

Non ultima, l’idea di un collegamento tra i poli industriali – come i produttori di acciaio – che valorizzasse la loro decarbonizzazione. In origine, per altro, la proposta prevedeva 600 chilometri in più. Il taglio ha portato ad un risparmio stimato intorno agli 800 mln di Euro.

Il valore di queste infrastrutture ha assunto un significato più che materiale, se paragonate al parziale declino dell’ultimo lustro. La Germania, infatti, starebbe cercando di ricostruire uno spazio geo-economico di primazia dove proiettare la propria forza, similmente a quanto fatto con la manifattura negli anni ’90 e 2000 .

Da qui, la mole di investimenti nelle tecnologie associate all’idrogeno, finalizzati a rendere il Paese la guida in questo settore, a livello globale. In ossequio a tali ambizioni, il Governo ha già redatto una Strategia nazionale per l’idrogeno. Solo così, inoltre, si eviteranno nuove forme di dipendenza energetica.

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