Roma, 09/10/2024 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

L’energia geotermica competitiva anche in Italia? 

11geotermico
Home > News > Geotermico > L’energia geotermica competitiva anche in Italia? 

Un nuovo rapporto pubblicato dalla Clean Air Task Force, ha rilevato che con maggiori investimenti nell’energia geotermica, questa fonte di energia pulita potrà essere competitiva sul mercato con altre tecnologie a zero emissioni di CO2. 

Il potenziale dell’energia geotermica dalle rocce supercalde

L’energia geotermica ha un potenziale incredibile e ancora poco sfruttato a livello mondiale. Le rocce supercalde infatti, a chilometri di distanza dalla superficie terrestre, potrebbero fornire un’energia pulita illimitata, a zero emissioni di anidride carbonica.

Ma ad oggi, ancora meno dello 0,2% dell’elettricità green globale è generata dalla geotermia convenzionale. 

Il rapporto della Clean Air Task Force

Clean Air Task Force, un’organizzazione no-profit per il clima, ha pubblicato un rapporto per spiegare quanto questa fonte alternativa abbia in realtà tutto il potenziale per essere competitiva dal punto di vista dei costi con altre tecnologie. 

Con la collaborazione della Hot Rock Energy Research Organization, specializzata sulla geotermia, e della società internazionale di consulenza sull’energia pulita, la LucidCatalyst, è stata fatta una stima di quelli che potrebbero essere i prezzi dell’elettricità generata da rocce che arrivano a delle temperature molto alte. 

Su scala commerciale è stato dunque stabilito che si potrebbe arrivare a delle cifre comprese tra i 20 e i 35 dollari per megawattora, un costo abbastanza competitivo con quello attuale delle centrali a gas naturale.

Attualmente però non esistono sistemi di energia geotermica da rocce, come ha dichiarato alla CNBC Bruce Hill, capo della Clean Air Task Force e autore del report, ma ci sono delle aziende che stanno cercando di lavorarci su. 

Serviranno investimenti pubblici e privati

Nel rapporto è stato anche ipotizzato che si potrebbe parlare di una cosa simile nel 2030, ma che serviranno tanti investimenti pubblici e privati, come quelli che vengono messi a disposizione per altri progetti di elettricità green. 

Inoltre, come spiegato da Hill, per accedere all’energia delle rocce supercalde sarà necessario trovare anche quelle più secche, e dunque scavare molto al di sotto della superficie terrestre affinché questo tipo di tecnologia possa essere commercializzata e diffusa su larga scala, utilizzando anche metodi innovativi come sistemi di perforazione rapidi e ultra-profondi, materiali e strumenti per pozzi resistenti al calore e soluzioni per sviluppare nuovi serbatoi. 

Ci sono tanti Paesi, come Islanda, Italia, Giappone, Nuova Zelanda e Stati Uniti, che potrebbero essere perfetti per far progredire questo tipo di energia, ma bisognerà prima superare tutte le sfide ingegneristiche del caso. 

Articoli correlati