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Rigassificatore da Piombino in Liguria: deciso il posizionamento e l’arrivo nel 2026 

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Il rigassificatore offshore sarà posizionato a 4 chilometri al largo dalla costa dei Comuni di Vado Ligure, Quiliano e Savona, come annunciato dal presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, al termine di un incontro con i vertici di Snam.

Il rigassificatore offshore

Sul rigassificatore offshore situato presso il porto di Piombino, è stato da poco deciso il posizionamento preciso e il suo trasferimento in Liguria.

A comunicarlo, il presidente della Regione e Commissario Straordinario di Governo per la costruzione dell’opera Giovanni Toti, che ha specificato che sarà collocato a 4 chilometri di distanza dalla costa dei Comuni di Vado Ligure, Quiliano e Savona, verso il Nord Italia, e sarà in grado di soddisfare il 7% del fabbisogno di gas nazionale

L’impianto dovrebbe essere attivato nel secondo semestre 2026, come detto da Toti durante un incontro con i vertici di Snam.

L’impianto sosterrà il sistema energetico dell’Italia?

Per il Sottosegretario all’Ambiente e alla Sicurezza energetica Claudio Barbaro, questa è una di quelle iniziative che sosterrà il sistema energetico dell’Italia.

Le sue parole si aggiungono alle altre dichiarazioni di voto e fiducia al ‘decreto rigassificatori’, passato alla Camera nei giorni scorsi e in attesa di approvazione al Senato, per poter essere convertito in legge entro il 28 luglio.

Tutto questo, al fine di incrementare la capacità di rigassificazione del Paese, per le quali sono stati riaperti fino al 29 luglio di quest’anno i termini per la presentazione di istanze di autorizzazione a procedere.

Ma che contributo avrà davvero questo rigassificatore offshore? 

Cosa si prevede

Intanto, una volta che la nave sarà stata agganciata alla boa, si prevede che il gas confluirà attraverso una condotta sottomarina fino alla costa, per poi passare in un’altra condotta sotterranea attraverso i comuni di Carcare e Altare, fino all’allaccio alla rete nazionale e per una durata di ben 17 anni. 

Snam ha già presentato un’istanza che fissa l’inizio del percorso amministrativo che dovrebbe durare massimo 200 giorni. Ma quanto sarà concreto questo limite stabilito? Conoscendo le tempistiche e le lentezze burocratiche del Paese? 

La buona notizia è che non si tratta dell’unico progetto offshore che si sta realizzando nella penisola. Al rigassificatore di Genova, infatti, si aggiungeranno quelli di Ravenna e Rovigo. Quando? Sarà tutto da vedere. 

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