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Una nuova tecnologia consente alle turbine di autorigenerarsi. Il prototipo della WindSpider

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Sollevare le pale eoliche e posizionarle sull’aerogeneratore senza aver bisogno di manodopera. È l’idea che ha ispirato l’azienda norvegese WindSpider, nella progettazione della sua WindSpider crane, per la quale ha ricevuto finanziamenti governativi per circa un miliardo. Si tratta essenzialmente di una gru a torre incorporata nella turbina in grado di sollevare 1.500 tonnellate senza limiti di altezza.

La WindSpider crane

Un metodo nuovo e scalabile che potrebbe rivoluzionare completamente il settore dell’energia eolica. Si tratta della nuova turbina eolica autocostruita sviluppata dalla norvegese WindSpider in collaborazione con Leirvik . Uno strumento ingegnoso molto simile ad una gru a torre, che consente alle turbine eoliche di costruirsi da sole. Eliminando gran parte della forza lavoro legata alla costruzione di una turbina eolica, questa soluzione fornirà un accesso affidabile e più semplice all’installazione di nuovi impianti in tutto il mondo.

Il tema dei costi d’installazione

È risaputo che tra gli aspetti più controversi legati alla diffusione delle turbine eoliche vi sia il tema dei costi. Sebbene siano stati fatti molti progressi in questo senso, riducendo anche la dimensione degli aerogeneratori, le pale della turbina sono spesso talmente grandi da richiedere una gru apposita per sollevarle. Di conseguenza carburante e addetti ai lavori.

Ma cosa accadrebbe se si potesse eliminare gran parte della manodopera aggiuntiva incorporando la gru nella turbina stessa?

Come funziona la gru WindSpider

Questa è l’idea alla base dell’azienda scandinava, che ha ricevuto una sovvenzione di 17,5 milioni di corone norvegesi (1.437.650,02 Euro) da Innovation Norvegia per procedere con lo sviluppo del sistema di sollevamento in alluminio. La gru utilizza la torre stessa della turbina per sollevare e posizionare le varie parti della turbina. Inoltre, poiché la gru non viene mai rimossa, anche la manutenzione, il repowering e lo smantellamento delle turbine avvengono con maggiore semplicità. Inoltre, va sottolineato che il carico della gru può arrivare a oltre 1.500 tonnellate senza limiti di altezza.

Superare i colli di bottiglia nella catena di fornitura

L’idea ha subito riscontrato molto successo tra gli investitori, dato che l’industria eolica è continuamente alla ricerca di nuove tecnologie per ridurre i costi e consentire l’uso di turbine eoliche più grandi, sia sulla terra che sull’acqua. C’è da dire che il momento è ottimale anche perchè si sta assistendo a un’attività record nel comparto a livello globale, sia onshore che offshore, con relativi colli di bottiglia nella catena di fornitura.

Inoltre, i primi progetti eolici galleggianti offshore commerciali vengono attualmente aggiudicati in Europa sulla scia dei primi casi di riparazione di componenti importanti, effettuati mediante il traino delle turbine nei porti. Un processo lungo, complesso e costoso, che richiede una soluzione alternativa come quella proposta da WindSpider.

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