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Entro il 2050 l’eolico potrebbe fornire in Giappone circa un terzo del fabbisogno energetico

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La Japan Wind Power Association (JWPA) vuole aumentare la capacità energetica a 140 GW, arrivando a coprire un terzo della domanda di elettricità del Paese. 

L’obiettivo della Japan Wind Power Association (JWPA)

L’obiettivo della Japan Wind Power Association (JWPA) è già stato fissato: aumentare la propria capacità a 140 GW, partendo dai 5 GW attuali. 

In che modo? Tramite investimenti consistenti e mirati, coprendo così un terzo della domanda di elettricità del Paese e continuando la strada verso quella neutralità climatica da raggiungere al 2050.

Lo stallo degli ultimi anni dell’eolico offshore

Il settore eolico offshore, negli ultimi anni, ha avuto uno stallo dovuto a dei numerosi ritardi che il governo nipponico ha dovuto affrontare. 

Solo lo scorso anno, l’esecutivo ha dovuto sospendere per nove mesi il processo di selezione per progetti riguardanti parchi eolici a causa della poca chiarezza dei bandi di gara.

Ma adesso questi ostacoli vogliono al 100% essere superati, con il presidente del JWPA, Jin Kato, che durante una conferenza stampa ha sottolineato quanto sia importante costruire catene di approvvigionamento locali all’interno del Paese, oltre che aumentare la produzione generale di energia rinnovabile per contribuire a ridurre le emissioni di CO2 nel mondo. 

Le altre ambizioni: investimenti pari a 6 trilioni di yen e 35.000 posti di lavoro in più

Ma le ambizioni dell’ente nazionale non finiscono di certo qui. Il consorzio vuole arrivare a installare 40 GW di parchi eolici onshore, altri 40 di offshore fissi e poi 60 GW di eolici galleggianti. 

Per ottenere questi risultati, ci vorranno investimenti importanti, pari a 6 trilioni di yen (circa 45 miliardi di euro) all’anno da qui al 2050, creando 355.000 posti di lavoro e riducendo di gran lunga i costi di approvvigionamento dei combustibili fossili.

Un primo traguardo è già stato raggiunto con la prima nave batteria messa a punto in Giappone e in grado di trasportare tutta l’energia prodotta dagli impianti eolici offshore sulla terra ferma.

Si tratta di un’innovazione esclusiva, che potrebbe cambiare il modo in cui viene immagazzinata, consumata e trasmessa l’elettricità pulita. 

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