Roma, 04/10/2024 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

USA, serviranno fino a 127 miliardi di dollari per installare 28 milioni di punti ricarica entro il 2030

11auto elettrica
Home > News > Elettrificazione > USA, serviranno fino a 127 miliardi di dollari per installare 28 milioni di punti ricarica entro il 2030

Secondo un nuovo Rapporto del National Renewable Energy Laboratory, si stima che entro il 2030 ci saranno da 30 a 42 milioni di nuovi veicoli elettrici sulle strade degli Stati Uniti. Questo traguardo richiederà però anche una concomitante, rapida e diffusa realizzazione di infrastrutture di ricarica.

La mobilità elettrica accelera negli USA, 27 milioni di punti ricarica entro il 2030

Gli Stati Uniti stanno puntando forte sulla mobilità elettrica e le aspettative dell’amministrazione Biden sono molto alte, con decine di milioni di veicoli elettrici su strade e autostrade, in città soprattutto, e un’infrastruttura di ricarica diffusa e capillare entro la fine del decennio.

È quella che in Europa è stata chiamata transizione energetica ed ecologica dell’industria dell’automobile e dei trasporti, che però ha un costo.

Secondo il nuovo Report pubblicato dal National Renewable Energy Laboratory, entro la fine del 2030 negli Stati Uniti ci saranno tra 30 e 42 milioni di nuovi veicoli a motore elettrico in circolazione.

Lo scenario mediano, che si attende una vendita di 33 milioni circa di veicoli elettrici plug-in richiederà anche l’installazione di non meno di 27 milioni di punti ricarica.

I costi?

Il costo complessivo dell’operazione, sempre secondo lo studio, è stimabile tra 53 e 127 miliardi di dollari.

Nello specifico, saranno necessari 72 miliardi di dollari per sistemi di ricarica privata di livello 1 e 2, più altri 44 miliardi di dollari per l’infrastruttura di ricarica pubblica (di cui 11 miliardi di dollari per i sistemi di ricarica pubblica di livello 2, che sono i più rapidi ed efficienti).

Al momento, stando ai dati contenuti nel Rapporto, negli Stati Uniti ci sono già 1,5 milioni di punti ricarica attivati, tra pubblici e privati già disponibili per gli automobilisti.

La strada sembra quella giusta, visto che i veicoli elettrici rappresentano già oggi il 10% di tutte le vendite di auto in America, ad inizio 2023.

Entro il 2030 il 50% delle vendite sarà elettrico

L’obiettivo del Presidente Joe Biden è portare le auto elettriche ad una quota del 50% almeno delle nuove immatricolazioni entro la fine del decennio, arrivando ad installare altri 500 mila punti ricarica pubblici sul territorio nazionale.

Se tutto andrà bene, infine, entro la fine del 2030 il documento si attende che i sistemi di ricarica a corrente continua di 350 kW saranno la tecnologia più diffusa negli Stati Uniti.

Europa indietro sulla mobilità elettrica e l’infrastruttura di ricarica

In termini di grandezze in gioco, è inutile mettere a confronto l’Unione europea con gli Stati uniti d’America, ma in chiave di mercato e di opportunità commerciali è chiaro che un rapporto esiste e su questo si chiuderà presto un accordo tra le sponde dell’Atlantico settentrionale.

Un passaggio fondamentale, dal punto di vista giuridico e di standard, perché per vendere le auto europee sul mercato americano, ad esempio, le aziende europee dovranno certificare che la produzione di batterie, veicoli e componenti base sia avvenuta esclusivamente su territorio europeo (cioè non in Cina, per capirci).

Cosa non semplice, ma è probabile (a meno di eclatanti ripensamenti) che accada in tempi anche brevi.

L’Unione europea, tramite il suo “Fit fr 55”, il piano per ridurre del 55% le emissioni inquinanti legate alla mobilità entro il 2030, dovrebbe installare non meno di 7 milioni di punti ricarica.

Un obiettivo non solo di difficile realizzazione, ma che al momento è molto lontano dall’essere raggiunto, se si pensa che ad oggi ci sono solo 500 mila punti ricarica in Europa, secondo stime della European Automobile Manufacturers’ Association.

Giornalista

Articoli correlati