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Terna e Regione siciliana insieme, per il collegamento elettrico tra Italia e Tunisia

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La Regione siciliana e Terna hanno siglato un protocollo d’intesa per implementare la costruzione di Elmed, il collegamento elettrico tra Italia e Tunisia, già approvato dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (MASE) lo scorso Maggio.

Italia e Tunisia ‘più vicine’

Una nuova infrastruttura sorgerà tra l’Italia e la Tunisa, grazie al sodalizio formalizzato tra Terna e Regione siciliana. Elmed, questo il nome del progetto. Sarà la prima interconnessione elettrica – in corrente continua – tra l’Europa e il Nord Africa, rinverdendo la centralità del Mar Mediterraneo.

L’opera aveva già ricevuto l’autorizzazione definitiva – lo scorso Maggio – da parte del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (MASE). Si attendeva dunque soltanto la definizione di una cornice operativa di implementazione.

La realizzazione dell’infrastruttura, lunga circa 200 km, sarà per l’appunto responsabilità di ciascuno dei due gestori di rete, sia quello italiano, che tunisino. Rispettivamente, proprio Terna e STEG.

Il ruolo di Terna, oltre l’aspetto energetico

Dal punto di vista finanziario, il costo complessivo sarà di 850 mln di Euro. La Commissione europea ne ha stanziati 307, in quanto Elmed – inserito dal Governo italiano nel Piano Mattei – rientra nel programma Connecting Europe Facility.

La Regione Siciliana e Terna“, come rimarcato nel comunicato stampa ufficiale, “hanno condiviso per la nuova opera un accordo per l’attuazione di opere di riqualificazione territoriale e ambientale di interesse collettivo“. Da questo punto di vista, la stessa Terna erogherà un contributo da 1 mln di Euro per sostenere alcune attività di compensazione ambientale (restauri) all’interno del Parco Archeologico di Selinunte.

La Regione, a sua volta, lo integrerà con altri 4 mln, provenienti dal Fondo di sviluppo e coesione (Fsc). “Ulteriori sostegni saranno erogati dalla Società ai due comuni interessati. Nello specifico, 600.000 euro a Castelvetrano e 2 mln a Partanna“, si legge ancora nella nota.

Un’altra Sicilia

A fronte di investimenti tali, si rimodulerebbe la postura geopolitica e geo-economica della Sicilia. Nel promuovere una nuova forma di collaborazione tra Enti locali e territori, l’isola rafforzerebbe le proprie potenzialità strategiche. Decisiva, sarà la capacità di cogliere quelle opportunità insite nei paradigmi produttivi della transizione energetica.

Dall’eletrodotto e dalla simbolica, nonché innovativa, connessione ‘siculo-tunisina’ – ponte tra Euorpa e Nord Africa – transiterà contestualmente una parte importante del futuro ‘Sistema Paese Italia’.

Contando su Elmed, in effetti, si potrà incrementare il livello di adeguatezza del sistema elettrico nazionale. Al contempo, sarà infatti auspicabile il perseguimento di una migliore e più ampia diversificazione delle fonti di approvvigionamento, nell’ottica di ridurre le varie dipendenze dall’estero.

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