Roma, 14/11/2024 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

Smart grid, attesi risparmi energetici globali per 290 miliardi di euro entro il 2029

11smart cities
Home > News > Elettrificazione > Smart grid, attesi risparmi energetici globali per 290 miliardi di euro entro il 2029

Secondo un nuovo Rapporto di Juniper Research, entro il 2029 il potenziale di risparmio derivante dalle smart gtid aumenterà del 249% rispetto agli 84 milioni di dollari del 2024, a vantaggio di amministrazioni pubbliche e consumatori. Centrale il ruolo giocato dei sistemi di batterie e di accumulo, ma anche dell’AI.

Crescono le smart grid a livello mondiale

Si parla di doppia transizione e giustamente, perché non c’è solo una trasformazione del settore energetico, ma anche digitale. Servono infrastrutture e servizi di nuova generazione, ma soprattutto le giuste tecnologie che, unitamente a modelli di consumo virtuosi, possono sicuramente dare una grande mano nel percorso di decarbonizzazione e nel raggiungimento degli obiettivi di settore previsti per la metà del secolo.

Tra queste soluzioni tecnologiche all’avanguardia, ci sono certamente le smart grid, cioè infrastrutture che integrano reti di informazioni e di reti di distribuzione dell’energia elettrica.

Secondo una nuova ricerca di Juniper Research, dal titolo “Global Smart Grid Market 2024-2029”, basta su un’indagine condotta in 60 Paesi di tutto il mondo, si stima che grazie alle smart grid si potranno risparmiare in termini di spesa per i consumi energetici fino a 290 miliardi di dollari entro il 2029.

Il contributo delle batterie e dei sistemi di accumulo

Un dato frutto soprattutto del dispiegamento di questa tecnologia nei principali progetti smart city di trasformazione della crescita urbana in chiave digitale, informatica, sostenibile e zero emissioni. In particolare, le smart grid hanno necessità di un maggiore utilizzo di avanzati sistemi di accumulo di energia a batteria (Battery Energy Storage Systems).

L’autore della ricerca Matthew Purnell ha osservato: “Non solo la domanda di batterie e sistemi di accumulo è ai massimi storici da parte degli operatori di rete, delle Istituzioni e persino dei consumatori, ma gli investimenti nella ricerca in questo settore chiave stanno accelerando a un ritmo senza precedenti. I futuri leader di mercato saranno quelli che svilupperanno batterie e sistemi di accumulo migliori, in grado di integrare numerose fonti energetiche, mitigando al contempo il decadimento energetico e d risparmiare denaro pubblico da reinvestire in altri progetti chiave per la cittadinanza“.

La ricerca ha rilevato che lo spostamento del mercato verso la priorità dell’efficienza e delle soluzioni BESS è facilitato dalla necessità di raggiungere gli obiettivi climatici e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili. Poiché le fonti energetiche rinnovabili non sono ancora in grado di soddisfare a pieno la domanda attuale (anche se in Italia negli ultimi due mesi hanno coperto il 52,2% della domanda nazionale di energia elettrica, secondo dati Terna), garantire che l’energia in eccesso non venga sprecata è fondamentale per ridurre le emissioni di carbonio.

L’apporto dell’AI

Nonostante l’intelligenza artificiale sia spesso valutata negativamente in termini di consumi energetici (ed è assolutamente un problema da risolvere, visto il suo impiego crescente), è anche vero che questa tecnologia potrebbe svolgere un ruolo chiave per stimare i consumi energetici medi di imprese, edifici pubblici e privati ed abitazioni residenziali.

Stime che sarebbero di grande aiuto per le amministrazioni pubbliche centrali e locali e per le utilities, per valutare consumi attesi e definire le strategie di rete più efficaci.

L’efficienza energetica delle reti

Le smart grid, infine, sono centrali per il raggiungimento di elevati livelli di efficienza energetica perchè riescono a gestire e comunicare in modo “intelligente” tra di loro. La comunicazione può avvenire in ogni punto della rete e comporta l’ottimizzazione delle risorse e la riduzione degli sprechi.

Le fonti rinnovabili non sono, per definizione, fonti di energia programmabili. La comunicazione costante in una rete intelligente permette di gestire deficit e surplus di corrente con minor sforzo. In ogni punto della rete, poi, è possibile immagazzinare, gestire ed elaborare dati.

La conseguenza non solo è una riduzione dei costi e dei consumi, ma anche una miglior tutela ambientale e una riduzione di emissioni di anidride carbonica.

Come spiegato dal legislatore europeo nel testo della Riforma del mercato elettrico, a riprova della centralità delle infrastrutture smart: “Gli investimenti nelle reti, all’interno e al di là delle frontiere, sono fondamentali per il corretto funzionamento del mercato interno dell’energia elettrica, compresa la sicurezza dell’approvvigionamento. Tali investimenti sono necessari per integrare le energie rinnovabili e la domanda”.

 

Giornalista

Articoli correlati