Roma, 13/06/2025 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

Mobilità elettrica: più concorrenza e prezzi equi con il DDL Concorrenza 2025

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Il Disegno di legge sulla Concorrenza 2025, approvato dal Consiglio dei Ministri, introduce novità cruciali per lo sviluppo della mobilità elettrica in Italia. Al centro della riforma, regole che mirano a prevenire posizioni dominanti nella gestione delle colonnine di ricarica elettrica, promuovendo un mercato più aperto, competitivo e sostenibile.

Crescita della mobilità elettrica: 64.000 colonnine per oltre 300.000 veicoli

Secondo i dati forniti dal Ministro Foti in audizione sulla rimodulazione del PNRR, al 31 dicembre 2024 in Italia erano presenti 64.391 punti di ricarica, a fronte di 303.000 auto elettriche immatricolate al 30 aprile 2025.
Un progresso evidente, ma non privo di criticità: la crescita della rete rischia infatti di concentrarsi nelle mani di pochi operatori, mettendo a rischio l’equilibrio concorrenziale e l’accessibilità economica delle ricariche.

Articolo 3, più concorrenza tra i gestori di infrastrutture di ricarica

Il fulcro del DDL Concorrenza è l’articolo 3, che introduce un principio chiave per evitare monopoli locali:

In caso di parità tra le richieste di autorizzazione, i Comuni dovranno privilegiare gli operatori che detengono meno del 40% delle infrastrutture di ricarica sul proprio territorio.

Una misura che punta a garantire pluralità di operatori e a rafforzare la trasparenza nella gestione delle colonnine.

Contrastare le concentrazioni di mercato

La norma risponde a una preoccupazione già sollevata dall’Autorità Antitrust: evitare che pochi Charging Point Operator (CPO) acquisiscano un potere eccessivo, influenzando prezzi e accesso al servizio. Molti CPO operano infatti anche come Mobility Service Provider (MSP), controllando più fasi della filiera.

Con un mercato aperto, si punta a contenere i costi delle ricariche e incentivare una competizione sana tra operatori.

Infrastrutture sì, ma con regole chiare

La gestione delle infrastrutture di ricarica resta affidata ai Comuni, che potranno continuare ad autorizzare soggetti pubblici e privati attraverso procedure competitive, trasparenti e non discriminatorie.
La nuova legge rafforza questo impianto, chiedendo agli enti locali di promuovere una distribuzione più equa delle autorizzazioni e di prevenire la nascita di oligopoli.

Verso una mobilità elettrica accessibile e competitiva

Con il DDL Concorrenza 2025, il Governo intende rimuovere le distorsioni di un settore giovane ma cruciale per la transizione ecologica. L’obiettivo è chiaro: più concorrenza, meno barriere d’accesso, prezzi più equi per i cittadini e un’accelerazione decisa verso un’Italia più verde.