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Mercato elettrico Ue: la Commissione si prepara alla riforma per il 2025

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La Commissione Europea si appresta a pubblicare un nuovo Libro Bianco per incentivare la riforma del mercato elettrico nel 2025? Secondo quanto riportato da Euractiv, lo confermerebbe un documento circolato all’interno del Dipartimento energia della Commissione. Ecco quali sono i temi in discussione, anche in base ai dati dell’ “Electricity Market Report 2024”.

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Un nuovo Libro Bianco nel 2025

Un nuovo Libro Bianco potrebbe riformare il mercato elettrico nel 2025. A dirlo è la rivista Euractiv, che a conferma cita un documento circolato all’interno del Dipartimento energia della Commissione Europea. Il Governo europeo starebbe dunque considerando la pubblicazione di un report ufficiale per gettare le basi di una nuova riforma del mercato elettrico. Sebbene i commissari competenti non abbiano preso impegni concreti sulla revisione delle regole del mercato elettrico durante le audizioni di novembre al Parlamento Europeo, il documento potrebbe innescare una “riflessione politica ampia” volta a promuovere un mercato interno dell’elettricità pienamente integrato a livello europeo.

Le riforme in discussione

Quali temi affrontarebbe un nuovo Libro Bianco del mercato elettrico? Le riforme in discussione potrebbero essere facilmente dedotte anche dall’ultimo “Electricity Market Report 2024”, un rapporto trimestrale del Market Observatory for Energy della Commissione Europea che analizza i mercati elettrici europei nel secondo trimestre del 2024.

Secondo Euractiv nel documento presentato, si sottolinea, in particolare, l’importanza di centralizzare funzioni cruciali come il market coupling, al fine di garantire il corretto funzionamento del sistema europeo. Contestualmente, la Commissione vorrebbe dare segnali d’investimento localizzati per incentivare la realizzazione di nuovi impianti rinnovabili in aree dove la produttività è maggiore. La Germania, ad esempio, tramite l’Autorità nazionale BNetzA, ha proposto di ridurre i costi di costruzione per impianti situati in zone strategiche. Un altro tema contenuto nel documento riguarda poi la centralizzazione delle autorità di regolazione, rivolgendo peraltro, una dura critica al coinvolgimento di enti privati con interessi commerciali in ruoli chiave del mercato. Si starebbe, quindi, valutando un accentramento delle competenze regolatorie, attualmente frammentate, per ridurre ritardi e inefficienze. Un’Autorità elettrica comunitaria, oltre ad essere responsabile della pianificazione, dello sviluppo e della gestione della rete elettrica, potrebbe verificare l’applicazione delle regole del mercato elettrico, garantendo una concorrenza leale, nonché la supervisione dei prezzi al dettaglio e all’ingrosso dell’elettricità per prevenire abusi e proteggere i consumatori. Quest’ultima, inoltre, svolgerebbe un ruolo chiave nell’incentivare gli investimenti nelle energie rinnovabili attraverso sussidi, tariffe feed-in e altri meccanismi di supporto.

Il contesto

Non è detto che la riforma si farà, tuttavia un documento simile, pubblicato nel 2012, ha poi condotto al pacchetto “Energia pulita per tutti gli europei“, con nuove leggi mirate a garantire energia sicura, competitiva e sostenibile per tutti i cittadini dell’UE. Da allora, la quota di rinnovabili nel sistema energetico europeo è cresciuta significativamente. Com’è noto tale transizione, però, ha generato nuove sfide, come l’aumento dei costi di gestione del sistema, che, a causa dei picchi di produzione da solare ed eolico, hanno raggiunto i 4 miliardi di euro nel 2023. C’è da dire però, come emerge dal quadro presentato nel Report trimestrale sull’elettricità dell’Unione, che nel secondo trimestre del 2024 diversi fattori hanno contribuito a un calo generale dei prezzi all’ingrosso dell’elettricità nei mercati europei. L’European Power Benchmark è stato in media di 60 €/MWh, il 33% in meno rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente e i prezzi sono scesi tra tutti gli Stati membri, con le maggiori riduzioni registrate in Francia (-66%), Portogallo (-59%) e Spagna (-58%). 

Più nel dettaglio, il secondo trimestre del 2024 è stato caratterizzato da una continuazione di buoni fondamentali del mercato, guidata dall’aumento della produzione di energia solare, eolica e idroelettrica, da un leggero aumento della produzione nucleare, unitamente a prezzi del gas più bassi e a una domanda di elettricità moderata.

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