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Batterie. Nuova gigafactory in Francia entro il 2025, la startup Verkor raccoglie 2 miliardi di euro

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L’obiettivo è realizzare su territorio nazionale una nuova imponente gigafactory per la produzione di celle per batterie ad elevate prestazioni e basse emissioni inquinanti. Il sito avrà una capacità produttiva iniziale di 16 GWh/anno e sarà situato nel porto di Dunkerque. La struttura dovrebbe essere operativa entro il 2025 e potrebbe creare circa 1.200 posti di lavoro diretti e 3.000 indiretti.

La nuova gigafactory produrrà batterie ad elevate prestazioni e basso impatto ambientale

È probabilmente il più ingente round di finanziamenti mai avvenuto in Francia per la startup Verkor, che grazie ad un consistente gruppo di investitori è riuscita a raccogliere più di 2 miliardi di euro.

L’obiettivo è arrivare a realizzare su territorio nazionale, a Dunkerque, una nuova imponente gigafactory per la produzione di celle per batterie ad elevate prestazioni e basse emissioni di gas serra, con conseguente ridotto impatto ambientale.

Stando a quanto illustrato dalle pagine web della startup, la gigafactory di Verkor avrà una capacità produttiva iniziale di 16 GWh/anno e sarà situata nel porto di Dunkerque

La struttura dovrebbe essere operativa entro il 2025 e potrebbe creare circa 1.200 posti di lavoro diretti e 3.000 indiretti.

Una lunga fila di investitori per Verkor

L’investitore principale è Energy Transition Solution Fund, a cui si sono aggiunti Meridiam, il Gruppo Renault, EQT Ventures, EIT InnoEnergy e Sibanye-Stillwater, più il Fondo d’investimento SPI (Société de projets industriels), gestito da Bpifrance.

Le batterie prodotto nella gigafactory equipaggeranno la futura Alpine CCrossover GT a partire dal 2025, così come i veicoli dei segmenti superiori della gamma Renault, ha spiegato Luca de Meo, Amministratore Delegato del Gruppo Renault.

Il settore assicurativo francese non ha voluto far mancare il suo contributo e hanno voluto investire in Verkor anche Crédit Agricole Assurances e il Fonds Stratégique de Participations (FSP), gestito da ISALT.

Anche PULSE, il fondo energetico CMA CGM, ha contribuito alla raccolta fondi come parte di una più ampia partnership con Verkor, finalizzata al potenziamento della catena di fornitura e del percorso di decarbonizzazione dei settori dei trasporti e della logistica. Ha preso parte al round anche il fondo olandese Airbridge Investments.

Nessuna startup in Francia aveva raccolto così tante risorse finanziarie

Grazie al Piano Francia 2030, Verkor ha ricevuto 650 milioni di sussidi, a cui si sono aggiunti 60 milioni di euro dalla Regione Hauts-de-France e 30 milioni di euro dall’amministrazione cittadina di Dunkerk.

Altri 600 milioni sono stati assicurati dalla Banca europea degli investimenti, mentre i restanti 850 milioni di euro sono arrivati dai fondi di investimento sopra elencati.

I sussidi in questione saranno ovviamente soggetti all’approvazione finale da parte della Commissione europea nell’ambito della disciplina per gli aiuti di Stato alla ricerca, sviluppo e innovazione.

Giornalista

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