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Dai rifiuti, all’acqua: economia circolare e sostenibilità di Acea

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Durante Ecomondo, il Gruppo Acea ha illustrato il suo programma di sostenibilità, attraverso diversi settori che riguardano l’economia circolare.

Un impegno su più direttrici

Durante Ecomondo, la fiera sull’ambiente che si è tenuta Rimini dal 5 all’8 Novembre 2024, l’Acea ha illustrato i propri progetti sull’economia circolare, per promuovere la sostenibilità aziendale.

Diversi i comparti oggetto di analisi, come ha riportato Adnkronos. Non si è infatti parlato soltanto del riutilizzo delle acque, ma anche di termovalorizzazione, riciclo delle plastiche e compost per l’agricoltura.

L’Acea, dunque, darebbe lustro ad una filiera – per l’appunto quella dell’economia circolare – rispetto alla quale l’Italia ha dimostrato di possedere degli indicatori importanti a livello europeo. In quest’ottica, dunque, le varie società che compongono il Gruppo.

Le proposte di Acea

Partendo ovviamente dal settore idrico, il trattamento delle acque industriali consentirà poi di utilizzarle nuovamente anche nell’agricoltura. Con questo sistema, si assisterebbe ad una netta riduzione degli sprechi, attraverso un uso più oculato della risorsa.

In secondo luogo, gli investimenti saranno anche per la termovalorizzazione, ossia dal riciclo dei rifiuti per produrre energia. Sempre in materia di ‘scarti’, l’accento è stato posto anche sull’organico, sulla plastica e sul pulper (il residuo del riciclo della carta). Realtà ancora relativamente ‘piccole’, ma dai grandi margini, sia produttivi che per i relativi consumi finali dei nuovi prodotti.

Sulla necessità di sviluppare le filiere si è soffermato Tommaso Sabato, al vertice di di Acea Infrastructure e Amministratore delegato di Acea Ambiente. Sabato ha offerto una panoramica degli impianti già attivi (Terni per il pulper o San Vittore) e su quelli che potrebbero entrare in funzione prossimamente, come a Santa Palomba.

Contestualmente, ha ribadito l’importanza che il supporto economico sostenga l’intera catena del valore. Su tali basi, ha poi ribadito la centralità del consumatore finale, punto centrale di un processo ‘virtuoso’ che sia completo.

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